Fondazione Caritro, bilancio solido: ricavi a 25,7 milioni 

I conti. Via libera del Consiglio di Gestione al documento: avanzo di esercizio a 13,3 milioni Quasi 8 milioni di erogazioni nei settori di ricerca, formazione, arte e volontariato 


Luca Petermaier


Trento. Chiude con quasi 26 milioni di ricavi complessivi il bilancio di esercizio 2018 della Fondazione Caritro, l’ultimo bilancio firmato dal presidente uscente del Consiglio di Gestione Michele Iori, giunto al termine del suo mandato.

Il documento contabile è stato approvato ieri e certifica una Fondazione in salute sotto il profilo dei conti.

I ricavi totali, come detto, sono stati pari a 25,7 milioni, di cui proventi straordinari di 12,8 milioni. I ricavi totali dell'ultimo triennio hanno avuto una media circa 22,3 milioni; i costi di funzionamento hanno chiuso a 8,1 milioni (di cui 5 milioni per accantonamento a fondo rischi ed oneri). Gli stanziamenti complessivi al fondo rischi ed oneri sono pari a 9,93 milioni di euro; le imposte dell’esercizio sono pari ad 4,2 milioni e l’avanzo di esercizio a raggiunto quota 13,3 milioni di euro.

Il Consiglio di Gestione ha proposto di destinare l’avanzo residuo, per 4,8 milioni di euro, ai fondi per i settori rilevanti.

La redditività del patrimonio nell'esercizio 2018 è stata del 6,58%, a fronte di una redditività media dell'ultimo triennio 2016-2018 che è stata pari a 5,7%. Sotto questo profilo, il Consiglio di Gestione e il presidente Iori hanno espresso particolare soddisfazione visto l’andamento assai altalenante dei mercati nel corso del 2018.

Il fondo di stabilizzazione delle erogazioni nell'esercizio 2018 è pari a 12,6 milioni di euro, mentre i fondi per le erogazioni nei settori rilevanti sono aumentati ad euro 9,3 milioni. Quest'ultimo fondo è stato incrementato di 3,5 milioni di euro per attività strategiche che verranno identificate nel prossimo mandato, d’intesa con il Comitato di Indirizzo.

Nel 2018 l’attività erogativa a valere sul conto economico e sui fondi dedicati ai settori rilevanti è stata complessivamente pari ad euro 7,9 milioni così ripartiti:3,5 milioni (44%) per la ricerca scientifica e tecnologica, 1 milione (13%) per l’educazione istruzione e formazione, 1,5 milioni (19%) per l’arte, le attività e i beni culturali, e 1,9 milioni (24%) per il volontariato, filantropia e beneficenza.

La media dell'attività erogativa degli ultimi tre anni è stata pari ad 7,1 milioni di euro. Sempre nel corso del triennio sono stati accantonati "fondi per rischi ed oneri" per un totale di 9,93 milioni.













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