GIOVANI AGRICOLTORI

Alessia, la casara di 25 anni che ha portato l’università in malga

Laureata in agraria, è nipote di Nilo Pelanda, il fondatore dell’azienda zootecnica di Brione Val Chiese: “Molti giovani fanno il tirocinio nella mia malga”


di Carlo Bridi


BRIONE VAL DEL CHIESE. Fra tradizione e innovazione, negli ultimi 65 anni, partendo da una piccolissima azienda zootecnica, Nilo Pelanda, ora ottantanovenne, ha sviluppato un’azienda zootecnica di ottimo livello. Dal suo esempio sono nate altre due aziende dei suoi famigliari. Ora, Pelanda è ancora saldamente a capo dell’azienda nella quale a livello di part-time lavora il figlio Bruno, ma a tempo pieno la nipote venticinquenne, Alessia, da quando si è laureata in agraria con specializzazione in Scienze della tutela dell’ambiente e dei territori montani. E’ lei il motore dell’azienda con delle grosse responsabilità particolarmente nei tre mesi estivi nei quali tutta la mandria di una settantina di capi è monticata a malga Serolo, una malga di 70 ettari di pascolo collocata 1720 metri. Una malga che è attrezzata per la produzione di burro e formaggio, ma che quest’ anno causa neve abbiamo dovuto attendere più del solito per poter caricare.

Il regno di Alessia

Ebbene, quello è il regno della novella Heidi del Chiese: lei oltre che responsabile della malga, con l’importante aiuto dei due fratellini di 14 e 15 anni, è anche la casara. Un impegno non di poco conto, tant’è che la scorsa estate ospitando anche capi di altre stalle, per il primo periodo di monticazione, si trovava a lavorare ben 900 kg di latte al giorno. Grazie alla eccezionale qualità dell’erba che le vacche brucano in quella malga, si ottengono dei prodotti lattiero caseari eccezionali. “Lo scorso anno, afferma Alessia, ho prodotte 150 forme di formaggio nostrano di malga. Una buona parte è stata venduta ai turisti già durante la stagione, mentre il resto è stato portato in paese a stagionare, ma non ci sono problemi per la vendita ai privati in quanto la qualità si fa propaganda da sola. Oltre a questo formaggio produciamo anche un tipo di formaggella, ma la nostra specialità è la ricotta, ne produciamo parecchia e viene venduta tutta giornalmente e consumata freschissima. Tutti i prodotti sono fatti con latte crudo parzialmente scremato in quanto con la panna si fa il burro, ed il riscaldamento avviene ancora come centinaia di anni fa con il fuoco a legna. Produciamo anche il burro, che ha un colore giallo inteso e un profumo unico dato appunto dalle erbe che brucano le vacche”, tiene a precisare la neo dottoressa.

Ma questa famiglia ha una caratteristica particolare: tutti i membri si sentono impegnati nel dare una mano nella conduzione dell’azienda. Così se i fratellini sono dei validi aiutanti in malga, anche la sorella di Alessia, che svolge un’altra professione, durante i fine settimana dà una mano. Mentre lei è in malga lo zio e i cugini, sotto la regia di nonno Nilo, falciano i 10 ettari di prati fra quelli in proprietà e quelli in affitto. Foraggio che serve per l’alimentazione della mandria per 9 mesi l’anno. Come se ciò non bastasse, anche la mamma di Alessia ha una sua azienda, un gregge di pecore, e la giovane dà una mano, come quando si tratta di mettere una recinzione interno al pascolo.

“Sicuramente la molla che ha fatto scattare la sua scelta è la passione: in pratica sono stata sempre in malga od in stalla. Alla nostra malga che mio nonno gestisce da 40 anni, ho dedicato anche la mia tesi di laurea”, afferma Alessia.

La malga centro di sperimentazione e socializzazione

"Non solo, l’estate si sposta in malga una parte della mia università, in pratica molti giovani che fanno il tirocinio lo fanno presso la mia malga dove sono liberi di fare le prove sperimentali che ritengono necessarie”.

La malga è anche meta di molti turisti che su prenotazione possono conoscere passo dopo passo tutte le attività della vita del malgaro, o della malgara, nella fattispecie venendo a contatto diretto con gli animali, il latte e i prodotti in trasformazione. “Io vedo la vita in malga come un’opportunità di vivere immersi nella natura ma nello stesso tempo di valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio. Per questo, siamo convinti dell’importanza della monticazione che non può essere minacciata dai grandi carnivori. Per fortuna noi non abbiamo avuto ancora problemi ma siamo preoccupati. Il mio rapporto con l’ambiente - afferma Alessia – è di grande rispetto, ma anche di tutela e custodia”.

“La nostra produzione non è certificata biologica perché manca la parte burocratica di certificazione, ma nei fatti è bio perché non usiamo concimi chimici, i mangimi sono tutti Ogm free”.

Sul piano sociale Alessia è impegnata nella Caritas parrocchiale e nella Pro Loco da anni e vive un bellissimo rapporto anche con gli ex colleghi di studio, che hanno apprezzato la sua scelta, tant’è che l’estate salgono in malga per darle una mano.

Sentimentalmente è legata a Simone, un giovane laureato in scienze forestali che lavora come libero professionista.













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