Le radici valsuganotte dei cittadini del Vorarlberg 

Una delegazione partirà per Hard in Austria dove tra il 1875 e il 1910 emigrarono 1.800 trentini, gran parte della Valsugana, per lavorare in industrie e cantieri


di Marika Caumo


BORGO. Un incontro ad Hard, nel Vorarlberg, per gettare le basi di un'amicizia che trova radici nel passato e guarda al futuro. Tra il 1875 e il 1910, infatti, la cittadina austriaca è stata protagonista di un importante flusso migratorio proveniente dal Trentino ed in particolare dalla Valsugana. Sono state oltre 1.800 le persone che hanno lasciato la loro casa e il loro paese per andare a lavorare nelle industrie e nei cantieri del Vorarlberg. A distanza di oltre un secolo, il prossimo 9 e 10 giugno il Comune di Hard organizza una manifestazione per ricordare tutto ciò ma soprattutto per rafforzare i legami con la terra di origine di molti dei suoi cittadini.

Promotore ed ideatore di questa iniziativa è Giuseppe "Joe" Armellini, architetto ed imprenditore 78enne originario di Borgo, del Comitato Trentini in Vorarlberg, da sempre legato alla sua terra. "La mia bisnonna venne a Hard nel 1884 con tre figli. Suo marito è morto, non c'era lavoro in Valsugana dopo un incendio e il declino della produzione di seta" spiega. Nel 2011 Joe portò a Borgo una sessantina di concittadini di origini valsuganotte, per far loro conoscere i posti da cui erano partiti i loro avi e riallacciare i rapporti con le famiglie rimaste. Nel 2014 organizzò nella cittadina di Bregenz, capitale del Vorarlberg, una grande manifestazione per i 130 anni dall'ultimazione del traforo ferroviario dell'Arlberg: molti gli emigranti trentini e valsuganotti che hanno lavorato alla sua costruzione.

"Il traforo fu inaugurato nel 1884, numerosi i cittadini di vari comuni della nostra valle che vi lavorarono stagionalmente, per poi stabilirvisi definitivamente: gli uomini occupati come muratori o nel bosco o ancora nella canalizzazione della foce del Reno, le donne nel tessile, nelle filande. Tra il 1886 ed il 1887 Hard contava 3.600 abitanti di cui il 45% erano trentini. Oggi è una cittadina di 13mila abitanti, il 12% di origine trentina" spiega Stefano Armellini, artigiano e consigliere comunale di Borgo che da mesi sta organizzando insieme a Riccardo Baldi e Michele Tessaro la trasferta di giugno: il primo ha messo in piedi un coro, il "Valsugana", formato da cantori dei cori di montagna valsuganotti mentre il secondo con Bsi Fiere si occuperà della parte gastronomica, portando nel Vorarlberg i prodotti tipici trentini. Sono state fatte anche diverse ricerche negli archivi, che hanno portato alla scoperta di molte famiglie di Bassa, Alta Valsugana e Primiero che tra fine Ottocento ed inizio Novecento sono emigrate li. Una ventina i Comuni invitati a partecipare alla due giorni, due i pullman messi a disposizione dalla Provincia. "Il Comune di Hard e Joe Armellini contribuiscono finanziariamente a sostenere la spesa dell'evento ma ringraziamo anche le Casse Rurali. Ad Hard troveremo circa 500 persone i cui avi erano emigrati dalla Valsugana" aggiunge Armellini. Una bella occasione per riallacciare quei fili dopo oltre cent'anni.

Il programma prevede la partenza sabato 9 giugno, con l'accoglienza al municipio di Hard, quindi il ristoro e la visita alla nuova scuola media ed a seguire l'incontro con i giovani di origine trentina, organizzato con l'aiuto della Trentini nel Mondo e dell'Ufficio Emigrazione della Provincia. Sarà inaugurata inoltre la mostra "Immigrazione dal Trentino ad Hard dal 1875 al 1910". Nel tardo pomeriggio il centro polifunzionale di Spannrahmen ospiterà il momento ufficiale, con gli interventi delle autorità, il racconto dell'emigrazione vista dall'Austria raccontata dallo storico locale Meinrad Pichler e il racconto per la parte trentina a cura di Andrea Leonardi. Infine il concerto del Coro Valsugana e il rinfresco. Domenica 10 in mattinata il giro del lago di Costanza a bordo di un battello a pale del 1900, quindi i saluti della delegazione trentina. Per chi fosse interessato, ulteriori informazioni chiamando Stefano Armellini al 3338067536.

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