«I lavoratori stagionali sono il vero problema» 

Levico Terme. Il sindaco Gianni Beretta: «Chi è impiegato nel turismo ha problemi a intercettare  le tutele messe in atto per chi è impiegato a tempo indeterminato». Intanto in città riaprono i cantieri


Di Franco Zadra


Levico terme. Appena entrati nella “Fase 2” il sindaco, Gianni Beretta, ormai “multitasking” sul piano della comunicazione, disegna un quadro della situazione cittadina che richiede forse ancora più attenzione da parte del pubblico, sempre di più chiamato al rispetto delle regole imposte dall’emergenza sanitaria.

Ponto Covid

«Da qualche giorno – dice Beretta - non abbiamo nuovi contagiati, e questo è un buon segno di miglioramento che ci fa entrare con più fiducia nella fase 2, nonostante purtroppo i dolorosi commiati dai nostri concittadini che non sono più tra noi, con oltre 80 guariti su circa 120 contagi acclarati».

Ma la macchina comunale non ha mai smesso di funzionare. «Stiamo lavorando – dice ancora il sindaco - in maniera anomala nello sforzo di acquisire maggiore dimestichezza con il telelavoro. Se prima sopportavamo con insofferenza certe lungaggini attribuibili ai meccanismi della burocrazia, ora una semplice riunione tra i vari Uffici per arrivare a delle scelte operative da condividere con tutta l’amministrazione, complica ulteriormente le cose, con un inevitabile ulteriore dilatarsi dei tempi d’intervento».

I lavori ripartono

«Stiamo comunque reggendo – prosegue -. Ora riaprono alcuni cantieri tra i più importanti, gran parte dei quali con finanziamento provinciale, come il ponte in Salina, la strada camionabile, via Sottoroveri, fognature, la nuova rotatoria, il progetto, da riapprovare per decorrenza dei termini, per il Crm, la riqualifica della zona lago, la sistemazione dei fossi di fondovalle. Riparte anche l’intervento di messa in sicurezza permanente dei rifiuti rinvenuti in località Marangona, seguito dall’assessore all’ambiente, Paolo Andreatta, che sarà finanziato al 100 % dalla Provincia. Lavori fino ad oggi sostanzialmente bloccati, ma che ora possiamo riavviare, tutti cantieri che potranno rappresentare un importante rilancio dell’economia per le aziende di valle. La settimana prossima si dovrebbero installare le telecamere di sicurezza. Solo oggi (ieri, ndr.) ha potuto iniziare a lavorare il gruppo di operai dell’Azione 19, quindi con un mese di ritardo. Dovrebbe partire anche un bel progetto per l’Altipiano di Vezzena del quale però è prematuro parlare».

Il problema

La preoccupazione più grande è il settore turistico, «per il quale stiamo preparando – dice ancora Beretta – un possibile rilancio, con già in essere un finanziamento importante a livello promozionale, per una campagna Web che sappia rilanciare i nostri punti di forza, che a volte diamo per scontati ma, in particolare chi risiede in contesti urbani meno favoriti dal punto di vista paesaggistico e, nel contesto attuale, ha molte meno opportunità di contatto con la natura, sono senz’altro appetibili. Il problema è complesso e non riguarda solo le aziende, ma soprattutto i lavoratori, e in particolare gli stagionali che non riescono a intercettare le tutele in atto per chi lavora a tempo indeterminato per i quali gli istituti di credito si sono attivati anticipando la Cassa integrazione a un tasso minimo, ma non sappiamo ancora dire quanta stagione riusciremo a fare e con quali turisti».

«Cerchiamo di sgravare il più possibile – conclude il primo cittadino-, per quanto ci compete, a livello economico, sia le aziende che le famiglie, e per queste ultime stiamo gestendo i contributi giunti dal Governo, e con la Caritas, il Banco Alimentare, l’assessorato, e il Servizio di Assistenza Sociale, e il concorso del Comune, sono già stati raccolti dei contributi da mettere a disposizione di chi soffre maggiormente questa situazione».

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