Cambiata la convenzione con la “Rsa di quarantena”

Castel ivano. La vecchia casa di riposo di Strigno diventerà una “Rsa di transito” e accoglierà per la quarantena i nuovi ospiti delle case di riposo di Alta e Bassa Valsugana, Tesino e Primiero. L’an...


Marika Caumo


Castel ivano. La vecchia casa di riposo di Strigno diventerà una “Rsa di transito” e accoglierà per la quarantena i nuovi ospiti delle case di riposo di Alta e Bassa Valsugana, Tesino e Primiero. L’annuncio è stato dato lunedì sera in consiglio comunale, convocato nella sala polifunzionale di Villa Agnedo, dal sindaco Alberto Vesco. Aula che, in virtù di ciò, è stata chiamata a modificare la convenzione stipulata con l’Apsp Redenta Floriani inerente i lavori di costruzione della nuova Rsa.

La nuova struttura della Apsp Redenta Floriani, inaugurata nel maggio 2019, sorge poco distante dal precedente edificio. Quest’ultimo, come da Protocollo del 2010 sottoscritto da Apsp, Comune e Provincia, è destinato ad essere parzialmente abbattuto lasciando spazio, da una parte ad un parco e dall’altra a degli alloggi assistiti. Lo stesso prevedeva che tutto ciò venisse fatto entro 2 anni dall’ingresso degli ospiti nella nuova struttura (avvenuto il 29 novembre 2018). «Il 14 maggio scorso è giunta una comunicazione da parte della Apsp Redenta Floriani in cui ci informa che la Provincia ha individuato la vecchia struttura come Rsa di transito, mettendo a disposizione un piano per ospitare temporaneamente i nuovi utenti, prima di venire accolti dalle case di riposo. Non solo i nuovi utenti di Strigno bensì una struttura a servizio di tutte le Apsp di Alta e Bassa Valsugana, Tesino e Primiero che, stando a quanto comunicato dall’Azienda Sanitaria, dovrebbe essere istituita entro fine agosto e rimanere attiva per 18 mesi», ha precisato Vesco. Il primo piano della ex Redenta Floriani accoglierà dunque gli anziani ospiti che qui trascorreranno la quarantena. Terminati i 14 giorni, qualora gli accertamenti a cui saranno sottoposti confermeranno la non positività al Covid-19, potranno accedere alle varie strutture dislocate in Valsugana, Tesino e Primiero. Un modo precauzionale per tutelare le persone che già vivono nelle case di riposo, al fine di scongiurare nuovi focolai che potrebbero avere, come purtroppo successo, conseguenze drammatiche. In tal senso il consiglio ha approvato la modifica della Convenzione con la Redenta Floriani, prorogando di due anni, al 29 novembre 2022, il termine per ottemperare alla demolizione dell’edificio. «Dovremmo pensare anche ad una nuova sede per Valsugana Solidale, che non potrà più occupare quegli spazi», ha precisato la presidente del consiglio Ezia Bozzola.

Una seduta lunga, chiusa verso mezzanotte, con numerosi punti da discutere e parecchio accesa, che ha rimarcato la spaccatura ormai insanabile nella giunta con gli assessori Luca Tomaselli, Giacomo Pasquazzo e Gabriele Tisi in rotta col sindaco Alberto Vesco.













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