È deciso: il Palio dela Brenta si prende l’anno sabbatico 

L’evento dell’estate a Borgo. Dopo 35 anni senza interruzioni la manifestazione nel 2020 non si terrà. L’associazione: «Pausa necessaria per recuperare idee, risorse, energie e volontari»


Marika Caumo


Borgo. Il Palio dela Brenta prende una pausa per ricaricare le batterie. Dopo una 35ª edizione organizzata in pompa magna e premiata dal successo di pubblico, nel 2020 dunque non ci sarà nessuna sfida tra Semoloti e Farinoti e l’attesa per chi conquisterà il prossimo Palio durerà fino al 2021. Così ha deciso il direttivo dell’associazione presieduta da Salvatorico Spanu. Una decisione che era nell’aria da un po’, preceduta lo scorso mese dall’annuncio di Matteo Chincarini, suo direttore artistico negli ultimi 6 anni, di prendersi anch’esso una pausa alla cui base ci sono impegni lavorativi.

Animi sereni

Nessuno screzio, nessuna motivazione nascosta, semplicemente la necessità di staccare la spina per ritornare più creativi e motivati di prima. Perché il Palio non diventi qualcosa di scontato, una mera abitudine.

L’annuncio

«Dopo un’edizione che ci ha lasciati tutti a bocca aperta fino agli ultimi istanti, l’associazione Palio dela Brenta si prende così una breve pausa per la 36ª edizione del Palio prevista per l’anno 2020 – spiegano il presidente Spanu e i membri del direttivo Roberta Dalle Fratte, Gabriel Facen ed Anna Filomena -. È bene sottolineare proprio la parola pausa, perché, infatti, l’associazione non ha intenzione di chiudere i battenti e quindi di non mantenere l’identità storica di Borgo Valsugana, ma proprio per adattarsi ai numerosi cambiamenti sociali e per presentarsi come un evento interessante e atteso ha necessità di una sua riorganizzazione interna, per recuperare idee, risorse, energia e volontari». Dunque per la prima volta in 35 anni il Palio non sarà disputato. «Una storia lunga 35 anni – racconta il direttivo- ricca di grandi emozioni, traguardi, soddisfazioni e lacrime, sempre supportati dal grande impegno dei direttivi che si sono susseguiti negli anni e dei volontari, componente fondamentale di qualsiasi associazione, che ogni anno rendono possibile la realizzazione di questo evento di notevole importanza culturale per il paese, che sa tenere vicino a se i borghesani e non solo, facendo respirare in quei giorni un’aria diversa».

Una decisione sofferta

Una dura scelta la loro, condivisa con l’assemblea dei soci, affrontata con responsabilità e consapevolezza, ponderata per il bene di Borgo ma anche dell’associazione stessa. «Il direttivo ha deciso di non fermarsi e per questo porterà avanti numerose manifestazioni nel corso dell’anno 2019/20, a partire dalla presenza del gruppo negli eventi del paese», proseguono. L’associazione sarà, infatti, presente alle festività natalizie con le specialità delle due contrade, accompagnate da una ricca lotteria. Quindi, dal 19 al 21 giugno prossimi in Piazzale Bludenz, la tradizionale Festa Tirolese.

Idee in divenire

Tante sono le idee in fase di elaborazione, anche dalle singole fazioni. «Lo spirito della popolana contrada Semolota e la classe della nobile contrada Farinota sapranno certamente stupire i borghesani e i numerosi visitatori, ricreando un’atmosfera medioevale con un tocco di modernità in eventi realizzati proprio dalle singole contrade per mantenere viva una tradizione unica nel suo genere e perché no… anche la giusta dose di rivalità, che non può assolutamente mancare».

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