Mori, stretta del Comune sul commercio ambulante 

Il sindaco Barozzi firma un’ordinanza che impone espliciti divieti su alcune aree Da via Terranera a via Marconi, da via Dante a piazza Cal di Ponte: ecco i limiti


di Matteo Cassol


MORI. Stretta in arrivo (anzi, già arrivata) a Mori per l’attività di commercio su aree pubbliche in forma itinerante: il sindaco Stefano Barozzi, infatti, ha firmato un’ordinanza che introduce nuovi divieti e limitazioni e che è destinata a far sparire camioncini di frutta e verdura e simili dagli spazi abituali. Alcune aree off-limits erano state individuate già nel 2005, ma ora i divieti sono stati estesi di molto, non a caso inserendo zone regolarmente frequentate dai venditori stradali. L’amministrazione comunale ha deciso di muoversi «stabilendo necessarie limitazioni e divieti da rispettare per motivi di sicurezza della viabilità veicolare e dei pedoni, nonché per tutelare beni e valori immateriali di interesse pubblico». Questo perché «l’esercizio del commercio ambulante in forma itinerante può creare intralcio al traffico veicolare, dal momento che la fermata anche di breve durata dei veicoli dei clienti, correlata allo svolgimento delle operazioni di vendita, può determinare sensibili disagi e pericoli per quanto riguarda la circolazione a causa del mancato rispetto delle norme del Codice della strada (quali ad esempio veicoli sul marciapiede, in senso contrario di marcia, soste fuori dagli spazi, manovre repentine in prossimità di aree di intersezione)». A detta del primo cittadino, inoltre, «spesso l’attuale esercizio del commercio ambulante sulle strade del centro di Mori avviene violando le norme del Codice della strada e nello specifico non vengono rispettate da parte degli ambulanti le disposizioni che disciplinano la sosta, quali ad esempio le limitazioni orarie e della segnaletica orizzontale (sosta occupando più stalli o sosta fuori dagli stalli) e la sosta in prossimità di intersezioni».

I nuovi divieti riguardano via Terranera (dall’intersezione con la statale 240 alla rotatoria con via della Cooperazione), piazzale Kennedy, via Marconi, via del Garda (nel tratto compreso tra il cimitero e l’intersezione con la provinciale 3), via Dante fino all’intersezione con via Ravazzone. Si aggiungono ai divieti già in vigore in via Scuole, viale Viesi, piazza Cal di Ponte, piazza Malfatti, via Gerole, via Modena, piazza Battisti, via Teatro, via Garibaldi e via Fratelli Benedetti. Impraticabile anche la statale 240 nel tratto compreso tra l’intersezione con la Sp 3 e l’intersezione con via Ravazzone. Dunque nella borgata rimane ben poco di accessibile per gli ambulanti. Inoltre la durata massima di sosta è di un’ora, la sosta deve avvenire fuori dalla sede stradale, tra una postazione di fermata e l’altra devono esserci almeno 500 metri e durante la stessa giornata non è consentito tornare nello stesso punto. Vietato pure l’uso di amplificatori. Anche i produttori agricoli interessati a smerciare in proprio devono uniformarsi e prima di iniziare devono comunicarlo al Comune, attestando la qualità di produttore agricolo e fornendo dati relativi ai prodotti posti in vendita.

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