besagno di mori 

«Il restauro tocca ai proprietari» 

Il dipinto è in pessime condizioni ma la Provincia non interverrà



MORI. «Il quadro raffigurante la “Crocefissione con i dolenti” di Besagno non è in buone condizioni, ma non si può recuperare perché è privato e i proprietari non paiono intenzionati a collaborare»: lo dice l’assessore provinciale alla cultura Tiziano Mellarini in risposta a un’interrogazione del consigliere Claudio Civettini. L’opera, connotata dal leone castrobarcense e da quello della Repubblica di Venezia, è attribuita a Giovanni Badile e aiuti, è databile al primo decennio del XV secolo (ante 1406) ed è situata sulla facciata occidentale della cosiddetta “Casa Girardelli”, di proprietà privata a Besagno di Mori. «È un affresco – dice Mellarini – noto agli organi di tutela del patrimonio culturale sino dalla seconda metà dell’Ottocento. Nel corso del tempo l’affresco è stato oggetto di ripetute manutenzioni e da ultimo di un restauro vero e proprio eseguito a cura dell’Assessorato alla cultura della Provincia nel 1977. E proprio in quell’occasione è stata messa in opera l’edicola lignea con graticcio metallico a protezione della superficie pittorica. Da accertamenti recenti, il dipinto murale versa in condizioni conservative non ottimali a causa sia dei fenomeni di sbiancamento e ossidazione dei protettivi, sia di alterazioni dei pigmenti utilizzati nella fase di ritocco pittorico e anche l’ edicola lignea necessita di manutenzione. Per questo la Soprintendenza,, già con note del 2012 ma anche con successivi contatti verbali, aveva invitato i vari proprietari ad attivarsi per dar corso agli opportuni interventi conservativi. Tuttavia allo stato attuale nessuna azione concreta è stata messa in campo dalla proprietà la quale non sembra neppure molto disponibile al confronto». La legge «assegna in primis ai proprietari gli obblighi di conservazione dei manufatti artistici e la Soprintendenza non può accollarsi le spese di manutenzione di un bene privato, ancorché esposto al pubblico godimento. La Provincia rimane disponibile a coadiuvare sul piano tecnico la proprietà qualora fosse seriamente intenzionata a dar corso all’azione di recupero. Oltre alle agevolazioni fiscali, gli interessati possono comunque presentare istanza di contributo e in tal modo percepire a fondo perduto il 50% delle spese documentate». Alla luce della risposta, Civettini propone un coinvolgimento del Comune di Mori oppure del Rotary. (m.cass.)













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