Cantina Colli Zugna: ai soci distribuiti tre milioni in meno 

Mori, ancora criticità dopo il bilancio da record del 2017 Cala il valore della produzione ma anche l’indebitamento


di Matteo Cassol


MORI. È in programma domani alle 19 all’auditorium di via Scuole l’assemblea della Cantina Mori Colli Zugna. Dopo la proroga fino a fine marzo del commissariamento, affidato dalla Giunta provinciale all’avvocato Roberto Bertuol, dall’ordine del giorno è stata depennata l’elezione delle nuove cariche elettive e dunque (oltre alla fissazione della trattenuta di autofinanziamento e alle varie ed eventuali) rimane solo la relazione sulla gestione, con la presentazione del bilancio di esercizio chiuso al 31 luglio. Un bilancio da interpretare, ma che vede una contrazione rispetto all’anno precedente. Inferiore la cifra complessiva (il pareggio per l’esercizio 2017/2018 avviene a 25.347.464 euro contro i 27.032.498 euro di dodici mesi prima), ma soprattutto sensibilmente inferiore il valore della produzione: in totale 12.156.180 euro contro 15.364.629 euro del 2016 /2017, con oltre tre milioni in meno di ricavi delle vendite e delle prestazioni (da 13.860.951 a 10.837.923 euro, -3.023.028) e la voce “altri ricavi e proventi” che scende da 1.450.564 a 1.170.021 euro. Parallelamente in calo anche l’ammontare del conferimento dei soci, con una contrazione da dieci a sette milioni quasi tondi (da 10.004.049 a 7.009.492 euro, per la previsione). Il 2017/2018 ha comunque fatto segnare un utile di esercizio, per quanto a sua volta inferiore rispetto a quello del 2016/2017: l’anno scorso era stato di 187.905 euro, quest’anno si è fermato a 80.960. C’è da dire che quello approvato a gennaio subito prima dell’avvio del commissariamento era stato presentato come un bilancio da record, con tutti gli indicatori saliti rispetto all’esercizio precedente. In attesa di valutazioni e confronti sulla remunerazione delle uve (si va dai 53 euro al quintale del misto rosso Doc ai 169 del Pinot Nero pendici Doc), in questo 2017/2018 sul piano delle cifre complessive si è più o meno tornati ai livelli di due anni fa, quando i ricavi delle vendite erano stati di undici milioni e l’utile era stato di 108.849 euro. Tra gli aspetti positivi il calo dell’indebitamento, da 17.569.415 a 15.701.156 euro, con i debiti con le banche passati da 5.908.545 a 5.225.894 euro (diminuiti anche i crediti, da 7,42 a 6,09 milioni, di cui 6,03 milioni nei confronti di clienti).

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