«Ztl, una class action contro il Comune» 

La negoziante Sandra Toldo raccoglie adesioni: «Noi piccoli costretti a chiudere, il centro omologato dalle grandi catene»


di Sandra Mattei


TRENTO. I “like” non si contano. Da quando la titolare del negozio di arredamento Capolinea di via Santissima Trinità, Sandra Toldo, ha pubblicato alcuni post sulla sua pagina Facebook sull’annoso problema dell’impoverimento del centro storico, lasciato in mano alle grandi catene, il dibattito imperversa. Toldo ha lanciato una provocazione: «Facciamo una class action per chiedere i danni all’amministrazione comunale, che ha costretto tanti commercianti, troppi, ad abbassare le serrande, dopo avere venduto di tutto per la salvare la piccola azienda e poi hanno dovuto chiudere». Lo sfogo nasce dalla decisione della titolare, che ha annunciato di volere eliminare i grandi mobili del suo negozio, perché penalizzata da «orari compressi e demenziali per ricevere le merci e caricare per consegnare, introdotti dalle nuove disposizioni della Ztl».

Una provocazione che ha ricevuto tante approvazioni ed incoraggiamenti a proseguire con la protesta contro un’amministrazione comunale che ha desertificato il centro storico dalle attività di nicchia e dai negozi a conduzione familiare, per consegnarlo a quelli in franchising. «Non contesto i varchi elettronici della Ztl - precisa Sandra Toldo - adottati in tante città italiane, ma le fasce orarie organizzate in modo assurdo, visto che se apro il negozio alle 9, non posso pensare che chi mi consegna i mobili riesca a scaricare tutto in un’ora».

La goccia che fa traboccare il vaso è l’arrivo delle barriere per il Mercatino di Natale. «Come ogni anno - spiega la commerciante - abbiamo chiesto che si mettano delle frecce all’inizio di via Ss Trinità, in modo che un po’ del flusso di folla passi anche nella nostra strada per arrivare a piazza Battisti. Temo che anche quest’anno ci ignoreranno. Non solo, hanno anche messo le barriere all’imbocco di via Mazzini, tagliandoci fuori del tutto. Le luminarie infatti arrivano fino a Palazzo Roccabruna, e poi qui è il buio totale».

Per illuminare la strada, aggiunge, acquisterà a sue spese due lampade, che serviranno per creare un’atmosfera natalizia, proiettando la luce sugli alberi di fronte. Non solo critiche, però: « Riconosco che dopo tanti anni di promesse, è stata realizzata la nuova pavimentazione. Ma il problema è che manca una visione d’insieme per il centro storico e quando sento l’assessore Stanchina che parla di rivoluzione puntando sull’allargamento del mercato del giovedì, mi cadono le braccia. Calze, mutande e occhiali, di cui abbonda il centro storico, si possono acquistare ovunque, ma non è così che si attira la gente».

Anche Adriano Fracalossi, della storica galleria Fogolino, afferma che la via è dimenticata: «Eppure ci sarebbero anche punti attrattivi, come l’affresco di Bonazza, ormai completamente al buio». Le proposte non mancano. Toldo punta ad obiettivi molto alti, come aprire un tavolo nazionale con gli assessori del commercio. Ma ci sono anche idee facilmente realizzabili: chiede permessi a tariffa agevolata per chi ha bisogno di ritirare merci senza dovere cercare il vigile di turno e di elaborare una suddivisione in quote delle diverse merceologie, perché non ci sia una concentrazione delle stesse merci. E ancora: per calmierare gli affitti, stabilire un prezzo medio a metro quadro degli affitti, con tassa comunale sulla parte eccedente (parte libera), conservando la totale libertà di richiesta canone, ma tassando l'eccedenza per calmierare e "fare cassa". Mettere a disposizione spazi di proprietà pubblica per temporary shop a rotazione, coinvolgere gli studenti dell’Istituto d’Arte per installazioni in piccoli spazi e chiusura totale a rotazione di una via del centro storico. L’interessata dice di non avere avuto nessun riscontro da parte del Comune. Ma c’è chi, in un commento su Fb, la propone come il nuovo assessore al commercio.













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