Vitalizi gonfiati, la Procura apre un’indagine

Intanto per lo scandalo Theiner lascia la segreteria Svp Il nuovo Obmann sarà eletto nel congresso del 3 maggio



TRENTO. Sul fiume di denaro che i consiglieri provinciali e regionali si sono riservati con una legge ad hoc in materia di vitalizi e liquidazioni d’oro, ora ha iniziato a muoversi anche la magistratura. Il primo passo è stato compiuto dalla Procura penale ma è molto probabile che nelle prossime ore si attivi rapidamente anche la magistratura contabile con la Corte dei Conti. La gravità di quanto è trapelato nelle ultime settimane è sotto gli occhi di tutti. Gli accertamenti soprattutto sugli atti amministrativi assunti dalla presidenza del consiglio regionale in merito a «trattamento economico e regime previdenziale» saranno molto minuziosi.

La magistratura, è evidente, non può entrare nel merito delle disposizioni di legge approvate dal consiglio. Nel mirino però stanno entrando tutte le deliberazioni attuative (dunque atti amministrativi) che sarebbero state caratterizzate da scelte (definite tecniche) per lo meno bizzarre.

Ad occuparsi dell’inchiesta (confermata ieri sera dal procuratore capo Guido Rispoli) è il procuratore aggiunto Markus Mayr. Sono due gli elementi che dovranno essere valutati attentamente sotto il profilo della legittimità penale: in primo luogo l’aspettativa di vita dei consiglieri in base alla quale venne calcolata la somma da liquidare ai consiglieri (con un anticipo immediato) al posto del vitalizio. E’ evidente che più aspettativa di vita si riconosceva ai consiglieri, più la somma da liquidare aumentava. Ma si trattava di un calcolo per lo più statistico che ha finito per essere utilizzato abilmente per rendere ancora più ricco l’assegno posto che ai consiglieri regionali venne riconosciuta una aspettativa di vita più alta del 13,6 per cento rispetto alla media.

Per mettere in piedi questo sistema di calcolo (e permettere a tutti i consiglieri di fare il pieno di quattrini) l’ufficio di presidenza affidò una consulenza a Gottfried Tappeiner, non solo professore universitario di materie economiche a Innsbruck ma anche (guarda caso) presidente di Pensplan e dunque della società madre da cui dipende «Pensplan Invest Sgr spa» che controlla il fondo Family istituito per gestire anche i soldi di buona parte delle super liquidazioni riconosciute ai consiglieri. Su questo punto è molto probabile che la magistratura decida di interrogare quanto prima i consiglieri che votarono la deliberazione in questione (numero 268 del 6 dicembre 2012) Si tratta di Rosa Thaler (Svp), Marco Depaoli (Upt), Mattia Civico (Pd) e Hanspeter Munter (Svp). Si astenne Donato Seppi di Unitalia. Il secondo punto sul quale la magistratura intende fare chiarezza riguarda il tasso di sconto da calcolare per le detrazioni da applicare a fronte dell’anticipazione delle somme. In questo caso minore è il tasso di scontro, minore è la detrazione. Anche in questo caso fu Tappeiner a fornire il parere decisivo indicando un tasso dello 0,81 per cento (molto inferiore a quello medio reale che si attestava sul 2,5 per cento).

Intanto lo scandalo dei vitalizi costa il posto da Obmann a Richard Theiner. La Svp ieri ha accelerato i tempi della propria rivoluzione interna. Ha vinto chi chiedeva una decisione netta al più presto. Salta così l’annunciato voto di fiducia su Theiner al Parteiausschuss del 24 marzo. Ieri pomeriggio si è riunita la direzione e Theiner uscendo ha comunicato che la Svp anticiperà il congresso al 3 maggio e lì verranno eletti il nuovo Obmann e i vice. Taglio netto. Il riassunto è: «Il partito ha bisogno di un nuovo inizio». Le altre decisioni: ribadito l’invito ai beneficiari delle liquidazioni di restituirle entro il 10 aprile e ultimatum di 48 ore a Hanspeter Munter per chiarire la sua posizione sull’indennità di disoccupazione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano

Il caso

Chico Forti lascia il carcere a Miami, rientro in Italia più vicino: "Per me comincia la rinascita"

Da ieri il 65enne trentino, condannato all’ergastolo per omicidio, è trattenuto dall'Immigrazione Usa: nelle scorse ore firmato l’accordo per scontare la pena in Italia. Lo zio Gianni: "Speriamo in tempi brevi"

LA PROCEDURA. La sentenza Usa sarà trasmessa alla Corte d'Appello di Trento
IL RIMPATRIO. Il ministro Nordio: «Chico Forti, lavoriamo per il suo ritorno in Italia il prima possibile»
IL PRECEDENTE Nordio: "Gli Usa non dimenticano il caso Baraldini"
COMPLEANNO Chico Forti, 64 anni festeggiati in carcere: "Grazie a chi mi è vicino" 
IL FRATELLO DELLA VITTIMA Bradley Pike: "E' innocente"

CASO IN TV La storia di Chico in onda negli Usa sulla Cbs