l'allarme

Violenza sulle donne, oltre 1500 casi in Trentino

I dati si riferiscono all'intervallo tra il 2011 e il 2013. Nella metà dei casi si tratta di violenze perpetrate da partner o ex partner



TRENTO. Ammonta complessivamente a 1.693 il totale delle denunce riconducibili a episodi di violenza su donne, in provincia di Trento dal 2011 al 2013, ricevute da carabinieri e polizia, e nel 2013 anche dalle Procure di Trento e Bolzano. I dati delle rilevazioni sulla violenza di genere sono stati presentati oggi nel corso di una conferenza stampa indetta in Provincia a Trento dall'assessore alla pari opportunità, Sara Ferrari, con l'assessore alla sanità e alle politiche sociali, Donata Borgonovo Re, il questore di Trento Giorgio Iacobone, il comandante provinciale dei carabinieri, Maurizio Graziano, e i capi delle procure della repubblica di Trento e Rovereto, Giuseppe Amato e Aldo Celentano, artefici del protocollo di intesa per un innovativo sistema integrato di rilevazione delle denunce relative alla violenza contro le donne.

Il fenomeno, a quanto è stato riferito, emerge sempre di più. Nel 2013 sono state rilevate 613 denunce, a fronte delle 574 nel 2012 e delle 506 nel 2011. I casi denunciati sono pari a uno su cento donne, se si considera che sono 158.000 le donne trentine comprese tra i 20 e i 64 anni di età. I dati sono stati elaborati da una ricerca ad hoc condotta dall'Università di Trento, presentata dal professor Cristiano Vezzoni, che ha sottolineato che su base dei dati Istat in media a livello nazionale le denunce di violenza di genere sono solo il 10% dei casi effettivi,a cui anche il Trentino non fa eccezione. Le denunce per il 50% dei casi riguardano violenze perpetrate da partner (22%) e da ex partner (18%), e solo il 10% da persona sconosciuta. Il 32% dei casi di violenza è relativo a minacce, il 29% a ingiurie e il 22% a lesioni dolose.

«Permane la stabilità vischiosa del fenomeno che tarda ad emergere - ha sottolineato l'assessora Sara Ferrari - ma i dati attuali sono significativi per farci affermare che in presenza di una rete di assistenza le donne sono incoraggiate a sporgere denuncia». Per oltre il 70% dei casi di violenza su donne tra i 18 e i 25 anni l'autore è più anziano della vittima. Nel 2013 le utenti dei servizi residenziali della provincia di Trento, tra cui la Casa accoglienza alla vita, la Casa rifugio, la Casa tridentina della Giovane, sono state 78, di cui 47 sono nuovi accessi. Di queste il 54% è approdato attraverso il Servizio sociale, mentre il 12% in via diretta. Il 41% delle donne che hanno chiesto assistenza residenziale è coniugato, in disoccupazione per il 55%, con un diploma di media inferiore per il 35% e di nazionalità italiana per il 33%.

Tra le iniziative istituzionali per eliminare il fenomeno l'assessora Ferrari ha indicato l'insegnamento nelle scuole per la promozione della relazione di genere nel pieno rispetto delle differenze. L'assessore Borgonovo Re ha annunciato l'entrata a regime del corso di accompagnamento e di riabilitazione per uomini con tendenza al maltrattamento, iniziato in via sperimentale due anni fa e che nel 2013 ha visto la partecipazione di 15 pazienti per otto mesi. In via promozionale è stato presentato il video che riporta il nuovo numero a cui rivolgersi nel caso si senta la necessità di sottoporsi alla riabilitazione: 3351802162. Per il questore di Trento Giorgio Iacobone e per il comandante dei carabinieri Maurizio Graziano «è fondamentale continuare a tenere accesi i riflettori su fenomeno, oggi tutelato sia dal diritto penale con i reati di persecuzione e dal diritto amministrativo con gli ammonimenti, che dopo il terzo diventano denunce».













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