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Villa Lagarina, telecamere contro i furti in casa

Interrogazione dei gruppi di minoranza dopo i colpi dei giorni scorsi. «Casi in aumento, bisogna intervenire»


di Paolo Trentini


VILLA LAGARINA. Sicurezza e atti vandalici, le opposizioni tornano a chiedere le videocamere. Alla luce dei furti avvenuti nei giorni scorsi a Villa, i due gruppi di opposizione Comunità Attiva e Per l'unione dei Comuni, chiedono alla giunta di installare delle videocamere come deterrente. In municipio si è già affrontato il discorso, al punto che nel maggio del 2012 l'allora consiglio comunale aveva approvato un regolamento apposito per la videosorveglianza principalmente per combattere l'abbandono dei rifiuti e i comportamenti scorretti degli automobilisti.

I gruppi di minoranza chiedono con un'interrogazione alla sindaca Romina Baroni di aumentare il numero per scoraggiare gesti incivili e i topi d'appartamento: «Sempre più spesso - scrivono - sul nostro territorio si registrano atti vandalici, furti in case private e danni al patrimonio pubblico, al punto che si è determinata anche nel nostro comune una situazione impensabile fino a qualche tempo fa. I residenti, di fronte a questa situazione, si difendono come possono e installano nelle proprie abitazioni porte blindate, finestre antisfondamento, grate in ferro e sistemi di allarme. I controlli delle forze dell'ordine, seppur meritevoli, risultano purtroppo spesso inefficaci a causa della scarsità di mezzi e uomini a disposizione».

«Rimane quindi sempre valida e importante anche l’azione dei paesani nell’inviare segnalazioni agli stessi organi di vigilanza ogni qual volta venga notata una situazione sospetta, ma tutto ciò risulta ancora insufficiente, considerata la frequenza dei reati sempre più in aumento. Ricordando inoltre che i gruppi di minoranza avevano già sollevato il problema in sede di discussione del bilancio, chiediamo se l'amministrazione ritiene opportuna l'installazione di videocamere, anche in funzione deterrente oltre che di controllo, nei punti strategici in entrata e uscita dei nostri centri abitati, in altri punti sensibili e se siano eventualmente state già avviate iniziative in tal senso».

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