Vandali in stazione, cresce la paura
Rovereto, prese di mira le auto dei pendolari: gomme tagliate e biglietti di minaccia
ROVERETO. Gomme tagliate, carrozzerie graffiate, motorini devastati, biciclette danneggiate, biglietti di minaccia. Sembra il canovaccio di una storia di vandalismi metropolitani. Invece si svolge nella nostra città. Più precisamente nel parcheggio a nord, nei pressi della stazione dei treni. Fra i pendolari aumenta l'ansia e la paura di nuovi e sempre più gravi episodi. Sospettati dei vandalismi un gruppo di giovani studenti pendolari.
Il parcheggio in questione, fino a due anni fa, era sotto il diretto controllo delle Ferrovie. Poi, è stato dismesso e formalmente non ha un "padrone": né Provincia nè Comune. Risultato: non è controllato. In questa situazione "grigia", i pendolari che arrivano in stazione con la propria auto parcheggiano in tutti gli spazi disponibili, a volte in maniera disordinata, senza pensare agli altri. Fra le auto, si inseriscono i motorini degli studenti pendolari. Anzi, come segnala un nostro lettore (che preferisce l'anonimato per evitare ulteriori e più gravi vandalismi), «spesso i ciclomotori sono parcheggiati sotto gli alberi in modo tale da impedire la sosta alle auto».
Una lotta senza quartiere fra due e quattro ruote. Come spiega ancora il nostro lettore, da quando il parcheggio è diventato terra di nessuno «la maleducazione di un gruppo di 4 bulli» si sta superando. «Come ogni branco che si rispetti, questi studenti si trovano con i loro motorini occupando più spazio selvaggio possibile per impedire alle macchine di parcheggiare», racconta. La polizia ferroviaria li ha individuati e li chiamati a rapporto. Con il risultato che ora questi ragazzi si sono arrabbiati e hanno avviato una serie di azioni di ricatto sulle auto parcheggiate.
Gomme tagliate, macchine graffiate, specchietti rotti, antenne rubate: «Il territorio è di nessuno, la polizia ferroviaria non può direttamente intervenire». Ad aggravare la situazione, due settimane fa il nostro lettore ha trovaro un biglietto di minaccia sul vetro della sua macchina. Era firmato: "I ciclisti". Due giorni fa, un nuovo episodio di vandalismo. L'auto nuova graffiata. «Ogni giorno io corro alla stazione per andare a lavorare, come tante altre persone - sbotta - ho il peso delle bollette e casa in affitto, uno stipendio che mi fa arrivare a volte fino a metà mese e a volte no... faccio come tanti la mia vita con tanti sacrifici e il regalo di quei delinquenti proprio non ci voleva...» Il problema sarebbe stato segnalato anche alla polizia municipale, ma al momento l'unica soluzione prospettata dal nostro lettore è quella di installare un sistema di telecamere, «per incastrare quei i teppisti ed evitare il proliferare di simili episodi».