Valsugana, calano le assunzioni

Il dato dei primi sei mesi: - 8,5%. Crescono i disoccupati (+ 23%) e i lavoratori in mobilità (+ 20%)


di Marika Caumo


VALSUGANA. Calano dell'8,5% le assunzioni, ma il saldo rispetto a chi perde il lavoro, pur ridotto, conserva ancora il segno "+". Bene l'agricoltura, male il terziario. Si assumono più donne rispetto ai maschi, ma per il 90% sono contratti a termine. Sale il numero di disoccupati, soprattutto tra gli uomini; sale anche il numero di lavoratori in mobilità, dove incide il settore delle costruzioni. Sono i dati forniti dall'Agenzia del lavoro di Borgo riferiti ai primi 6 mesi dell'anno nell'ambito della Valsugana e Tesino. Vediamoli.

Assunzioni. Da gennaio a giugno hanno trovato lavoro 2.276 persone, 212 in meno rispetto ai primi sei mesi del 2011. A determinare questo calo è il settore terziario, con 1.243 assunti contro i 1.462 del 2011 (-15%), tiene invece il secondario con 628 assunti, 10 in meno rispetto al 2011 mentre nell'agricoltura ci sono stati 405 nuovi assunti, con un saldo di +17.

Assunti. Ma chi sono gli assunti? Anche qui c'è qualche sorpresa. Delle 2.276 persone infatti la maggior parte (1.317) sono donne, mentre gli uomini sono in calo di 228 unità, un 20% in meno. Sono in gran parte italiani (1.670) di età compresa tra i 30 e i 54 anni (1.053). Ma solo per 288 di loro è arrivato un contratto a tempo indeterminato, per tutti gli altri (1.988 ovvero l'87%) si tratta di contratti a termine.

Saldi occupazionali. E' il dato che rende più chiaro l'andamento occupazionale, è in sostanza la differenza tra assunzioni e cessazioni. Nonostante le assunzioni nei primi sei mesi dell'anno facciano registrare un -212 rispetto allo stesso periodo del 2011, il saldo rimane positivo. Un +601 che significa che le persone che hanno avuto un lavoro sono state di più di quelle che il lavoro lo hanno perso, anche se rispetto allo scorso anno questo saldo è diminuito di ben un terzo (ovvero 302 persone) visto che a giugno 2011 si registrava un +903. Anche qui si registrano numeri in controtendenza sull'agricoltura, dove il saldo aumenta da 308 a 347 (+39), mentre nell'industria-artigianato da +174 si è passati a +58, con una diminuzione di 116 unità. Fanalino di coda rimane il terziario con un saldo positivo di +196 del 2012 rispetto al +421 del 211: qui la differenza sale a 225 unità.

Disoccupati. Al 30 giugno scorso gli iscritti al Centro per l'Impiego di Borgo erano 1.762, ben 254 in più rispetto al 2011. In particolare sono i maschi ad essere aumentati del 23%. Il flusso di iscritti nel 2012 ha riguardato 554 persone, di cui la metà tra i 30 ed i 54 anni. Per il 75% si tratta di italiani. Delle 554 persone ben 491 sono disoccupati (63 gli inoccupati) e per il 63% arrivano dal terziario; il 33% appartenevano al settore secondario, di cui il 20% dalle costruzioni ed il 13% dal manifatturiero.

Mobilità. A fine giugno gli iscritti nelle liste di mobilità erano 328 (59 gli stranieri) contro i 273 (40 gli stranieri) del giugno 2011. Una variazione del 20% che deriva per la quasi totalità dal settore costruzioni, dove gli iscritti sono aumentati di 51 unità.

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