Val di Fassa in festa per la canonica restaurata 

Inaugurazione a Pozza alla presenza dell’arcivescovo Tisi che ha benedetto anche il nuovo sagrato della chiesa parrocchiale costato 124 mila euro 


di Elisa Salvi


POZZA DI FASSA. La comunità non solo di Pozza, ma dell’intera Val di Fassa, ieri ha vissuto un importante momento di fede e di festa con la benedizione dell’arcivescovo di Trento Lauro Tisi della canonica appena restaurata - dove ha trovato collocazione l’archivio storico del decanato e delle parrocchie valligiane - e del nuovo sagrato della chiesa parrocchiale di Santa Maria Ausiliatrice.

«Cara Val di Fassa, alla luce di quanto andiamo a inaugurare, ti invito a lasciarti guidare sempre dal Segnoredìe, come lo chiamate in ladino. E non si tratta di un Dio della metafisica o che tiene lontano dalla vita, ma che insegna che cos’è il benessere: il bene compiuto non per far star bene se stessi ma gli altri». Un concetto sottolineato più volte dall’arcivescovo Tisi nel corso dell’omelia della santa messa, celebrata dopo la benedizione del sagrato. «L’inaugurazione odierna - ha affermato il parroco don Andrea Malfatti - è espressione di valori spirituali espressi attraverso la presa in carico del passato, con l’archivio che custodisce pergamene, sigilli e documenti dal 1200 in poi, ma anche di valori pastorali e comunitari che superano i campanilismi. I ringraziamenti per queste opere vanno sia agli enti pubblici e privati regionali, provinciali e locali che hanno sostenuto in gran parte i finanziamenti, sia a chi ha lavorato e a chi ha collaborato a diverso titolo, capendo che qui non si costruivano un edificio o una piazza qualunque, ma luoghi significativi per tutti noi, tanto che il sagrato è pagato, metro quadrato per metro, dalle famiglie di Pozza».

Un sagrato costato 124 mila euro, di cui 50 mila euro a carico del comune, come ha ricordato Alessandra Cloch del consiglio decanale che ha specificato anche le spese per il restauro dell’edificio (costruito 50 anni fa): la struttura che ospita sia l’archivio decanale e delle parrocchie e la biblioteca di don Giovanni Battista Giuliani, sia le abitazioni per i sacerdoti, che nel corso dei mesi turistici contribuiscono alle attività delle parrocchie, nonché altri locali di servizio, è costato 555 mila euro (278 mila da fondi provinciali, 80 mila da Asuc, Cep e altri enti, 35 mila dalla Regione; 20 mila dal Bim, 30 mila raccolti con iniziative di beneficenza, 100 mila dalla parrocchia).

Ringraziamenti sono stati espressi anche dal sindaco Giulio Florian, dal consigliere provinciale Giuseppe Detomas e dalla procuradora Elena Testor: con ll’arcivescovo Tisi, don Andrea Malfatti, don Erminio Vanzetta ed autorità civili e militari hanno compiuto la prima visita all’archivio storico, mentre sul sagrato la comunità festeggiava con rinfresco e animazione.













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