Upt: «Biasioli paga il prezzo più alto di tutti» 

Merler, Cappelletti e Buratti all’attacco: «Questa non è politica, Andreatta delude come persona»



TRENTO. Le reazioni al rimpasto del sindaco, che ha nominato due componenti di Insieme Trento, Corrado Bungaro alla cultura (al posto di Andrea Robol, che si è dimesso per candidarsi alle provinciali) e Alberto Salizzoni all’urbanistica, chiedendo un passo indietro a Paolo Biasioli (Cantiere), non si sono fatte attendere. Critiche anche alla nomina a vicesindaca di Maria Chiara Franzoia. «In politica essere fedeli e leali non paga», ha dichiarato Biasioli che tornerà in aula da consigliere, a meno che il sindaco non pensi di affidargli una delega, visto che è concluso il mandato al collega di partito Massimo Ducati. Non vanno per il sottile nemmeno Andrea Merler, Sergio Cappelletti e Alessia Buratti, membri rispettivamente del parlamentino provinciale Upt i primi due e del coordinamento cittadino la terza. Nel comunicato sottolineano lo sbilanciamento a sinistra della giunta. «La valorizzazione esponenziale del Partito Democratico - aggiungono - che risulta così espressione oltre che del sindaco anche della vicesindaca non è neanche un segnale della ricerca di compattezza. Non certo nei confronti Cantiere Civico Democratico e del Patt che escono ridimensionati ed umiliati da questa inspiegabile operazione di un leader ormai verso il finale della sua esperienza politica». In conclusione, «si è trattato di un’operazione di pura matematica, molto lontana dalla politica con la p maiuscola. Crediamo che la politica sia ben altra cosa e spiace rilevare la scarsa considerazione per l’ormai ex vice-sindaco Biasioli che al di là delle parole di facciata, paga il prezzo più alto di tutti. Il sindaco Andreatta, persona che abbiamo sempre stimato, scade all’ultimo sia come politico che come persona».













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