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Uova sul parabrezza, scherzo pericoloso a Rovereto

Un uomo di Trambileno è stato bersagliato da sconosciuti in via Vicenza, ma albume e tuorlo sono finiti sul cofano



ROVERETO. È più probabile che si tratti di un pericoloso scherzo, ma il sospetto che sia stato un espediente per mettere in atto un’imboscata c’è. È accaduto martedì sera a un uomo di Trabileno che stava tornando a casa con la figlia appena uscita dalla palestra. «Saranno state le 19.30, era già buio e avevo appena imboccato via Vicenza in direzione di casa. A un certo punto, all’altezza del bivio per l’ex Cartiera, ho sentito due botti sull’auto ma lì per lì non ci ho fatto caso. Solo il giorno dopo, alla luce del sole, mi sono accorto che il cofano era cosparso di una patina giallastra. Ci è voluto poco per capire che si trattava dei resti di due uova spiaccicate sulla carrozzeria. Qualcuno le aveva tirate mirando al parabrezza, ma sbagliando: avevano colpito il cofano e la parte più bassa del vetro anteriore sul lato di destra. Per questo non me ne sono accorto sul momento. Il giorno dopo scendendo verso Rovereto mi sono fermato appena ho visto una pattuglia della polizia municipale e ho segnalato loro il fatto. Mi hanno detto che ho fatto bene a non fermarmi perché potrebbe trattarsi di un tentativo di rapina». Le cronache italiane da oltre un anno a questa parte hanno parlato spesso di questa ipotetica tecnica che consisterebbe nel centrare con delle uova il parabrezza delle auto in zone isolate, così da costringere il guidatore ad azionare i tergicristalli con il risultato - questo sostiene la vulgata popolare - di opacizzare il vetro al punto da ridurre la visuale. Di conseguenza il guidatore si ferma e in quel momento viene aggredito e rapinato. Fin qui la “leggenda urbana” propalata dai social network, corredata dall’immancabile consiglio “non accendete i tergicristalli e accelerate senza fermarvi, stanno per rapinarvi”. Molti “hoax slayer”, ovvero smascheratori seriali di bufale, hanno dimostrato che in realtà la combinazione dei tergicristalli con l’acqua e l’apposito detergente, sia estivo che invernale, è sufficiente per ripulire il vetro abbastanza per non patire problemi di visibilità. Dunque tutto falso? Non proprio. Sono gli stessi “hoax slayer” a mettere in guardia i navigatori del web: non si può escludere il tentativo di rapina, ma è infondata la tesi che le uova fracassate sui cristalli non si possano ripulire azionando i tergicristalli. In rete ci sono decine di video che lo dimostrano. Allora è uno scherzo? Più probabile, ma non meno pericoloso. Se al volante ci si ritrova all’improvviso il vetro appannato, si può perdere il controllo della vettura. (gi.l.)

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