Unità d'Italia: Alpini e Tricolore, una cosa sola

Ieri assemblea della sezione cittadina. Dellai: «Noi ci sentiamo italiani»


Roberto Gerola


TRENTO. Scontata l'elezione di Maurizio Pinamonti al vertice della sezione Ana di Trento (era candidato unico) in subentro a Giuseppe Dematté, l'attenzione era rivolta alla festa del 150º dell'Unità d'Italia. Sarà festa molto sobria: alle 9 in punto nelle sedi degli oltre 4300 Gruppi Ana, si procederà all'alzabandiera cui seguirà la lettura del messaggio del presidente nazionale. Dematté aveva affrontato il problema dopo qualche intervento polemico, nell'affermare che «in Trentino siamo italiani da sempre, si deve celebrare l'appartenza alla nazionalità». L'argomento è stato ripreso ieri dal presidente Dellai nel corso dell'intervento all'assemblea. Nel ricordare l'opera svolta da Dematté in questi nove anni, gli ha riconosciuto molto equilibrio anche in questa occasione. «Noi ci sentiamo italiani - ha detto - e portiamo all'Italia, la storia del Trentino che proviene da storie diverse. Gli alpini sono indispensabili per il recupero della nostra memoria, quella memoria da tramandare alle nuove generazioni proprio in questo importante momento del 150º dell'Unità d'Italia». In precedenza, era stato il sindaco Andreatta a rimarcare come: «Gli alpini fanno parte di quelle associazioni aperte alla collettività e che lavorano per la collettività. Gli alpini rappresentano il Trentino più pulito e laborioso, sono tenaci ma non conflittuali e sono spinti da una convinzione: nessuno ce la può fare da solo, da qui la loro solidarietà». Anche Andreatta come Dellai, ha avuto parole di amicizia e apprezzamento per l'azione di Dematté: «Ha portato la concretezza dell'alpino nelle istituzioni e il rispetto delle istituzioni nell'alpino». Il presidente uscente ha chiuso così la sua relazione: «Lascio con rammarico e nostalgia ma anche con la convinzione che il ricambio era necessario. E' stato preparato da lontano, con cura e sicuramente Maurizio Pinamonti rappresenta la miglior garanzia per una crescita della Sezione». Tra gli altri intervenuti anche il generale Fabio Palladini (comandante regionale) e il vicepresidente Ana nazionale Sebastiano Favara. I lavori sono stati presieduti dal generale Aurelio de Maria (della Protezione civile). Un omaggio è stato consegnato a Dematté per i suoi 9 anni di presidenza e un altro a Silvano Mattei, presidente della Protezione civile Ana Trento. L'assemblea era stata preceduta dalla Messa in duomo e dalla sfilata: 211 gagliardetti, 500 penne nere in corteo che insieme ad altre 500 hanno poi partecipato all'assemblea nella sala della Cooperazione. (r.g.)













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