Tutte le verità di ValsuganAttiva

L’associazione sta inviando 11mila opuscoli alle famiglie della «Bassa». Tomio: «La gente deve sapere»


di Mattia Frizzera


BORGO. ValsuganAttiva sta facendo distribuire alle 11mila famiglie della Bassa Valsugana, assieme al numero di giugno del mensile Questotrentino, un opuscolo informativo dal titolo “L'occhio della Valsugana” (disponibile anche su www.valsuganattiva.it). L'obiettivo dell'associazione è «informare in modo esaustivo su ciò che è accaduto, sta accadendo ed accadrà - spiega il presidente Walter Tomio - per poter fare le proprie scelte in modo responsabile». Ma ecco i vari argomenti contenuti nell’opuscolo.

Polvere piovuta dal cielo. Ogni tonnellata di acciaio prodotto significa circa 200 chili di scorie e l'emissione di gas e polveri. Nel 2010 un gruppo di aderenti a medici per l'ambiente ha raccolto campioni di polvere su edifici di Borgo, le analisi del Cnr di Padova hanno evidenziato come le polveri contengano frammenti e sferule che corrispondono al particolato prelevato all'interno dell'acciaieria e nei sedimenti della Rosta Fredda. Nel 2011 sono stati campionati 60 muschi a 15 chilometri a ovest e a est dell'Acciaieria, trovando forme di particolato provenienti dalla fabbrica di Borgo.

Tutto sotto terra. Analisi effettuate il 6 maggio alle pendici della discarica di San Lorenzo, a 7 mesi dal posizionamento dei teli, hanno dato un valore di 7 microgrammi per litro di cromo esavalente. ValsuganAttiva ritiene la scelta dei teli, costata al Comune di Borgo 102mila euro, temporanea. La rimozione completa delle sostanze ha un costo stimabile in 8milioni di euro. San Lorenzo un tempo era meta di pellegrinaggi per invocare la pioggia nelle estati siccitose, «ora si dovrebbe pregare che non piova - si legge a pagina 5 - per scongiurare pericolosi incrementi nella percolazione». Sulla discarica delle Prae ValsuganAttiva non considera la questione chiusa, tanto che il 14 maggio il presidente Walter Tomio ha segnalato alla stazione forestale il rinvenimento di materiale sospetto lungo il Moggio.

Perplessità sulla nuova Aia. ValsuganAttiva sottolinea come nella nuova autorizzazione integrata ambientale (Aia) vi siano incongruenze, tra le quali la deroga sui risultati delle misure nel caso di superamento di valori limite. L'associazione ricorda che entro il 30 settembre dovrà essere isolata la campata B del capannone durante le fasi di caricamento ceste e nella fase di attivazione dell'aspirazione ausiliaria. Aspirazione sul lato Trento che dovrà anch'essa essere realizzata entro fine settembre. Tra le altre scadenze c'è uno studio delle emissioni di monossido di carbonio che l'azienda dovrà produrre entro il 30 giugno. Altri dubbi sul fatto che alla prima colata del forno (durata 50 minuti) non vengono applicati i valori limite di emissione e sul fatto che non sia disponibile on-line il video della cappa sopra il forno fusorio.

Copiare da Linz. I medici per l'ambiente spingono a mettere in sicurezza l'acciaieria così come avviene al VoestAlpine di Linz, garantendo la segregazione totale del forno. Sullo studio epidemiologico dell'Apss i medici chiedono una disaggregazione dei dati, per eliminare i fattori confondenti: esaminando popolazione di tutta la Valsugana «il campione è molto diluito, con soggetti a basso rischio assieme a soggetti ad alto rischio»













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