Turisti trentini bloccati in aeroporto a Fortaleza

La disavventura raccontata da don Roberto Cappelletti, missionario salesiano Dodici ore al gate in attesa di partire con un volo Air Italy per Malpensa



TRENTO. Si dirà che in fondo stare qualche ora di più in Brasile non è un dramma, ma se invece di starvene su una spiaggia siete bloccati in aeroporto la situazione si complica notevolmente. È quanto accaduto a oltre 200 passeggeri italiani, tra cui anche dei trentini, che mercoledì sera sarebbero dovuti partire da Fortaleza e atterrare ieri mattina a Milano Malpensa con un volo Air Italy ( una delle compagnie più gettonate su questa tratta dai turisti del nord est, tra cui i trentini che scelgono il Brasile sia per motivi di lavoro che per turismo).

Il racconto della mini-odissea - raccolto da quotidiano on line La Voce del NordEst diretto da Cristian Zurlo - è arrivato in diretta attraverso padre Roberto Cappelletti, missionario salesiano che per anni ha lavorato a Mezzano in Primiero e anche lui stava rientrando in Italia dal Brasile, dove ha vissuto diverse esperienze di missione. «Sto tornando (almeno spero di farlo) in Italia via Fortaleza – ha scritto don Roberto – visto che avevo trovato un volo a buon prezzo all’ultimo momento. Volo della Air Italy, numero 744, che sarebbe dovuto partire da Fortaleza alle 18.40 locali (le 22.40 italiane) e arrivare a Milano Malpensa alle 10.45 locali. Ad ora (sono le 4.00 di mattina locali di giovedì 3 gennaio) io e altre 210 persone siamo “rinchiuse” nel gate di partenza, con il personale di Air Italy che dice e non dice cosa stia succedendo». «Ci sono molte famiglie con bambini, diversi anziani - racconta il salesiano - gli addetti della compagnia aerea ci hanno offerto un bicchiere di bibita alle 22 e poi più nulla. Alle 2.30 di notte un responsabile del personale (con la gente che era già sull’orlo del linciaggio) ha proposto a chi voleva di andare in hotel, con la prospettiva che l’aereo poi parta alle 6.00….forse…nel dubbio qualcuno è andato in albergo, per stare due ore e tornare già qui, senza la sicurezza che il volo parta. La situazione è paradossale, qui ci sono veneti, friulani e trentini, diversi con famiglia al seguito».

«Air Italy dovrà rispondere di migliaia di euro di risarcimento in seguito a questa situazione al limite - conclude padre Cappelletti - qui siamo allo stremo, 12 ore dentro la sala attesa del check in, senza poter né uscire, né fare niente».

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