Trento sud, ecco il nuovo casello. E Dellai attacca Roma

Il governatore del Trentino, Lorenzo Dellai, è tornato a parlare del futuro della concessione autostradale per l'Autobrennero in occasione del taglio del nastro del nuovo casello di Trento sud



TRENTO. "Roma, se vuole, può passarci sopra, ma non lo potrà certamente fare con la nostra collaborazione". Il governatore del Trentino, Lorenzo Dellai, è tornato a parlare del futuro della concessione autostradale per l'Autobrennero, annunciando un importante incontro, che si terrà domani nella capitale, con i vertici del Ministero del Tesoro.

L'occasione per ribadire la posizione della Provincia autonoma di Trento (in piena sintonia con quella della vicina Provincia autonoma di Bolzano) è stata l'inaugurazione del nuovo casello dell'A 22 a Trento sud.

Dopo aver sostenuto come il nuovo casello autostradale si inserisca in maniera armonica nel territorio, qualificando l'inserimento dell'autostrada nel contesto urbano, e ricordando altresì come l'opera sia parte di un mix di interventi nei quali vanno considerati sia gli interventi autostradali e stradali che ferroviari, Dellai ha ripercorso le tappe del confronto che si è sviluppato con il governo sulla vicenda del rinnovo della concessione autostradale e della volontà e impegno che si sono assunti gli azionisti di Autobrennero Spa rinunciando alle tasse e agli utili, destinandoli al finanziamento del nuovo tunnel del Brennero.

"Siamo preoccupati e fortemente contrariati - ha affermato Dellai - perchè dopo mesi di discussioni, trattative e incontri a livello politico e tecnico con varie autorità del governo, siamo tornati punto e a capo. Abbiamo dato più volte dato mandato ai nostri amministratori di elaborare una proposta ragionevole da sottoporre al governo, una proposta certamente innovativa ma compatibile sia con le normative comunitarie sia con gli interessi finanziari del nostro paese, e che ha il grande merito di perseguire una concezione integrale del Corridoio del Brennero, un territorio che deve essere strutturato in maniera armonica in una logica di prospettiva.

In altre realtà gli amministratori locali si sono messi di traverso rispetto alle grandi opere ferroviarie, noi qui abbiamo aperto un dialogo, anche difficile con le nostre comunità, spiegando loro non solo perchè dovevamo fare quest'opera ma anche perchè bisognava addirittura finanziarla con i soldi di una società che, diversamente, avrebbe arricchito noi e le nostre comunità locali".













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