Trento: si schianta in moto, grave ventenne

L'incidente ieri in val di Fiemme: in rianimazione Stefano Deavi di Trento



TRENTO. Ancora un grave incidente in moto e a schiantarsi con il proprio bolide è stato ancora un giovanissimo, grande appassionato di motori e pilota esperto. È accaduto ieri, attorno alle 16.45, poco lontano da Valfloriana, in val di Fiemme. A cadere, riportando gravi ferite, il ventunenne Stefano Deavi, che viaggiava in sella ad una Kawasaki Ninjia e precedeva di qualche decina di metri il padre, anche lui in moto. Il giovane, che è pilota molto esperto e non di rado corre in pista, ha perso il controllo della sua moto nell'affrontare una curva a sinistra. Il giovane ha sbattuto con violenza sull'asfalto e ha riportato gravi ferite. Ma avrebbe potuto andargli molto peggio. La motocicletta, infatti, dopo essere finita sul guard rail è rimbalzata in un dirupo, compiendo un volo di circa sessanta metri. A prestare i primi soccorsi a Stefano è stato il padre il quale, anche lui grande appassionato di due ruote, aveva deciso di approfittare della giornata splendida e di seguire il figlio in un avvincente giro in moto. L'uomo, arrivato sul luogo dell'incidente qualche istante dopo, ha anche lanciato immediatamente l'allarme. Sul posto è salito l'elicottero di Trentino Emergenza con il medico rianimatore a bordo e infermiere: le condizioni di Deavi, privo di conoscenza, sono parse subito. Il ragazzo è stato intubato, stabilizzato e poi trasportato al Santa Chiara di Trento, dove è stato sottoposto ad intervento chirurgico. In serata, dall'ospedale trentino sono arrivate notizie improntate ad un moderato ottimismo: il ventunenne ha riportato traumi addominali e una frattura al volto, è ricoverato nel reparto di rianimazione e la prognosi resta riservata, ma i sanitari ritengono che non sia in pericolo di vita. Sul posto, per i rilievi di rito, sono intervenuti i carabinieri del Nucleo radiomobile di Cavalese. Il 26 marzo scorso, a morire dopo essere caduto con una moto identica a quella di Deavi, era stato Daniele Pedrotti, ventenne di Trento finito di schianto contro il guard-rail su una curva della Gardesana occidentale, poco lontano dal ristorante Vecchio Mulino. Anch'egli aveva i motori nel sangue: era un talentuoso pilota di go kart e un esperto biker.

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