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Trento, riaperte le porte dell’ex Atesina: si avvicina la data dello scambio fra Provincia e Comune

Lo spazio abbandonato da tempo diventerà un luogo di aggregazione e di incontro per il quartiere dei Solteri e non solo



TRENTO. Nei giorni scorsi tecnici di Trentino trasporti hanno provveduto a pulire e controllare i meccanismi di apertura e chiusura della porta a soffietto che consente l’accesso sul lato di via Marconi dell’ex Atesina; da lì un tempo entravano ed uscivano pullman ed autobus di servizio urbano.

L’immensa autorimessa vuota ed abbandonata da tanto tempo appare un po’ triste ma dopo i necessari lavori di ristrutturazione, inizierà l’iter di “appropriazione” da parte delle associazioni, enti e popolazione del quartiere dei Solteri. Ora, dismessa da tempo, l’area, con le pertinenze di parcheggio su tre lati, ovest est e nord, passerà al Comune.

Infatti il via libera al protocollo d’intesa tra Provincia e Comune definito dal Consiglio comunale ha definito i modi ed i tempi dello scambio di alcune aree.

La Provincia si è impegnata a cedere al Comune di Trento l’area ex Atesina in via Marconi e parte dei terreni in località San Vincenzo a Mattarello. In particolare la Provincia, già prima del passaggio di proprietà e non oltre il 31 marzo, mette a disposizione del Comune l’area ex Atesina considerata strategica nell’elaborazione del piano di ridisegno della città, definendo di comune accordo le questioni legate alla bonifica, i cui costi restano a carico dell’amministrazione provinciale.

Trento, viaggio fotografico all'interno dell'ex Atesina

Sono state riaperte le porte dell'ex Atesina a Trento: luogo abbandonato da tempo che ora - dopo il passaggio al Comune - potrà iniziare ad essere un luogo di incontro per il quartiere dei Solteri. C.L.

Inoltre la Provincia cede al Comune fino al dieci per cento dei terreni in località San Vincenzo a Mattarello per consentire la realizzazione di opere complementari con quelle realizzate sulla restante proprietà provinciale, in una logica di integrazione funzionale dei servizi alla comunità e di condivisione della programmazione degli interventi.

In contemporanea con la messa a disposizione del Comune dell’ex area Atesina, alla Provincia viene concessa per l’occupazione permanente gratuita fino al 31 dicembre 2049 un’area di 10 ettari a Roncafort di Gardolo.

L’operazione consentirà di avviare, tramite Rfi, soggetto esecutore, i lavori di realizzazione del nuovo terminal Ro.La. Le parti si sono impegnate ad onorare i termini dell’accordo entro il 31 dicembre. Il protocollo conclude e perfeziona la convenzione stipulata il 30 settembre 1998 tra Provincia, Comune e Ferrovie dello Stato, per spostare lo scalo merci “Filzi” da via Brennero alla località Roncafort di Gardolo.

Quell’accordo prevedeva la cessione da Ferrovie dello Stato al Comune dell’area ex scalo Filzi di circa 4,5 ettari (valore stimato in 38 miliardi di lire) e la cessione dal Comune a Ferrovie dello Stato di un’area di 10 ettari circa a Roncafort (valore stimato in 10 miliardi di lire). Il conguaglio della differenza di valore (pari a 28 miliardi di lire) a favore di Ferrovie sarebbe dovuto avvenire attraverso la cessione di opere realizzate dalla Provincia (opere civili e di armamento relative alla realizzazione del nuovo scalo ferroviario di Roncafort e di un’area attrezzata per lo scalo commerciale pubblico, spostamento del tracciato della ferrovia Trento-Malè).

In ragione delle nuove prospettive del Pnrr e nel quadro dei progetti di rigenerazione urbana, le parti hanno manifestato la disponibilità di concludere un’operazione di permuta mediante lo scambio di immobili e infrastrutture con valori che garantiscano l’equilibrio economico tra Provincia, Comune e Ferrovie dello Stato. C.L.













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