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Area ex Atesina, c'è l'accordo tra Provincia e Comune: nuova vita per il deposito dismesso

Entro il 31 marzo i 17 mila metri quadrati ai Solteri passeranno nella disponibilità del Comune. I residenti sognano da vent’anni una piazza, verde e spazi di comunità. Due milioni già a bilancio


Daniele Peretti


TRENTO. Il progetto di recupero e riqualificazione dell'area ex Atesina di Via Marconi, ai Solteri, potrebbe essere ad una svolta. Finalmente Provincia e Comune hanno trovato una quadra per la stima e conseguente permuta di una serie di terreni ed i capannoni attigui alla chiesa, per anni deposito degli autobus di Trentino Trasporti, sono finalmente diventati di proprietà comunale.

In base al protocollo d’intesa il Comune di Trento avrà entro il 31 marzo la disponibilità, ed entro fine anno la proprietà dei 17 mila metri quadrati dell'ex Atesina. “Finalmente, insieme ai cittadini, possiamo dunque iniziare a pensare a nuovi spazi pubblici: una piazza, verde, servizi di comunità e per l’aggregazione che daranno un centro a un quartiere popoloso e vivace”, ha detto il sindaco Franco Ianeselli.

Era dal 2003 che si discuteva sul come dare ai Solteri un'area verde e di ritrovo per contrastare il rischio di diventare un quartiere dormitorio. Allora fu il progetto Palomar, accantonato e ripreso più volte; ma molto più concreti sono stati i 2 milioni di euro stanziati dall'amministrazione Andreatta che di fatto andranno a finanziare il primo lotto dei lavori.

Battaglia vinta? Ancora presto per esultare perché il progetto di riqualificazione deve ancora diventare esecutivo e le sorprese sono sempre possibili.

Di certo la notizia del passaggio di proprietà ha ridato entusiasmo ai residenti che mai avevano mollato. L'ex Atesina cosa potrà diventare? L’idea è quella di una piazza coperta che diventi il cuore, oggi mancante, del rione. Poi un parco pubblico con annessi campetto da calcio o polivalente che potrebbe essere uno sviluppo del campo attuale di proprietà della parrocchia. Non mancherebbero strutture idonee ad ospitare mercatini, ma anche aree per attività culturali e ricreative, sportive, solidali. Ci sarà poi spazio per nuove ciclabili che andrebbero a collegarsi con quelle già esistenti. La stessa Via Marconi oggi regno del cemento, potrebbe diventare un viale alberato.

A questo punto ai residenti non resta che attendere, forti di un parere favorevole politicamente trasversale. Ma fino a quando non ci sarà un pronunciamento definitivo da parte dell'attuale amministrazione comunale, c’è sempre il rischio dell’aggressione dell’avvoltoio della speculazione. Fa gola quella vasta area ad alto interesse commerciale e non si tratterebbe altro dell'eterno braccio di ferro sul futuro di Via Brennero e Via Bolzano, ma questa è un’altra partita aperta.













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