il caso

Trento nord, cane segregato mette in allarme il quartiere

L’odore degli escrementi suscita proteste. La situazione è monitorata dalla Lav ma non ci sono gli elementi per fare denuncia: “Ci siamo messi a disposizione dei proprietari per aiutarli in tutti i modi” (foto tema Ansa)


di Daniele Peretti


TRENTO. Quella che andiamo a raccontare è la triste storia di un cane segregato in un appartamento di Trento nord: per lui solo qualche centimetro lasciato libero dalla tapparella non completamente chiusa dai quali cerca refrigerio cercando in qualche modo di guardare il mondo che lo circonda. La sua situazione ha colpito i proprietari di cani della zona che si stanno muovendo a tutti i livelli per cercare di fare qualcosa. Si tratta di un cane di grandi dimensioni di origini nordiche abituato a trainare anche slitte pesanti, a dare la caccia a orsi bianchi e foche ed ha bisogno di percorrere quotidianamente molti chilometri, non certo di vivere in una stanza tra escrementi e pipì.

Tutto è stato documentato con foto e video compresi i proprietari che escono di casa alla mattina presto con la cacca da gettare: “La moglie sale tranquillamente sull’autobus con due borse della spesa – ci raccontano -, ma non sappiamo dove vada. Il marito invece preferisce i trolley per spostarsi a piedi lasciando i regalini qua e là nel rione. Una volta l’ho visto gettare le borse in un cortile condominiale sono andato a prenderle e le ho riportate nel terrazzo. Tutti confermano un odore nauseabondo che esce dalla stanza in quelle occasioni nelle quali le finestre vengono aperte.”

La situazione è monitorata dalla Lav che è intervenuta incontrando i proprietari: “Abbiamo avuto un approccio con i proprietari che però non ha avuto nessun esito positivo. E’ chiaro che anche se avesse a disposizione tutto l’appartamento, la situazione non soddisferebbe i bisogni etologici. E’ un cane che ha bisogno di sgambare più volte al giorno per scaricare la forza vitale che li caratterizza. In questa situazione – prosegue Simone Stefani – i proprietari non sono in grado di gestirlo.”

Avete presentato una denuncia per maltrattamento? “Non abbiamo prove sufficienti. Ovviamente in una casa privata non possiamo entrare e quindi, al momento, non possiamo che prendere atto della situazione e metterci a disposizione dei proprietari per aiutarli in tutti i modi".

Ma un cane così impegnativo come può essere arrivato in una situazione non idonea alle sue caratteristiche? “Mi auguro che la causa sia quella di un cambiamento della realtà famigliare e non ad un casi di adozione senza i necessari controlli e verifiche pre e post affido che purtroppo non sarebbe una cosa rara. Purtroppo questa situazione è a rischio, se dovesse riuscire a scappare potrebbe causare un incidente o potrebbe aggredire altri cani.”

Il problema è anche condominiale: “Dalle finestre viene buttato tutto quello che si può: le salviette che utilizzano per pulire il pelo del cane, residuo di cibo e talvolta anche escrementi, ma anche sotto questo aspetto non si è risolto nulla al di là delle lettere di richiamo inviate dall’amministratore".













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