Trento: la Torre Civica a caccia di sponsor

Il Comune chiede 800 euro al mese per una pubblicità sulla facciata in restauro


Chiara Bert


TRENTO. La Torre Civica come vetrina pubblicitaria. Da qui alla fine del cantiere che la rimetterà a nuovo, il ponteggio potrà ospitare un lenzuolo di massimo 150 metri affacciato sulla prestigiosa piazza Duomo. Il Comune chiede allo sponsor un minimo di 800 euro al mese e messaggi adatti al decoro del luogo. Ancora pochi giorni per presentare le offerte, l'11 gennaio l'apertura delle buste.
L'unico precedente non è incoraggiante. Nel 2004 fu bandita una gara per trovare uno sponsor dei lavori di restauro del palazzo della Filarmonica di via Verdi, offrendo i teloni che ricoprivano il palazzo come spazio pubblicitario. Era la prima volta che palazzo Thun sperimentava questa forma di finanziamento, ma l'unica offerta arrivata fu quella delle Farmacie Comunali, società del Comune appunto, che per un corrispettivo di 500 euro espose sul palazzo la pubblicità delle Terme di Garniga.
Ora l'amministrazione ci riprova con la Torre Civica in corso di ristrutturazione: lo spazio pubblicitario potrà sfruttare l'impalcatura, per una superficie da un minimo di 100 a un massimo di 150 metri sulla facciata rivolta verso la piazza. Importo a base di gara: 800 euro al mese. «Non saranno autorizzati - precisa il bando - immagini o messaggi promozionali giudicati non adatti al decoro dovuto alla particolare ubicazione, tenendo conto del valore storico-artistico e simbolico-religioso del contesto». «Nessuna pubblicità di sexy shop, per capirci - mette in chiaro l'assessore ai lavori pubblici Italo Gilmozzi - sarebbero ideali sponsorizzazioni legate alla cultura e all'arte». Le buste saranno aperte l'11 gennaio. Il restauro (da un milione 200 mila euro) proseguirà per tutto il 2011 e dovrà consolidare le mura esterne, conservare i dipinti murali e gli antichi intonaci e sistemare i meccanismi dei preziosi orologi d'epoca. Ma l'obiettivo finale, tanto caro all'ex sindaco Alberto Pacher, è di aprire la torre al pubblico, almeno a piccoli gruppi, per poter ammirare la città dall'alto.

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