il fenomeno

Trento, la città diventa palestra di roccia

Ancora un grande successo per “Block and Wall” che ha portato l’arrampicata in centro


di Daniele Peretti


TRENTO. Centro decisamente animato ieri pomeriggio con una serie di appuntamenti che lo hanno vivacizzato per tutta la giornata. Anche quest’anno, nell’ambito del Film Festival della Montagna si è tenuto Block and Wall: un'iniziativa particolare che ha portato in centro città, sulle facciate dei fabbricati limitrofi alla Galleria dei Legionari, una parete di Bouldering. Ovvero una palestra di roccia per l'arrampicata libera, comunque in sicurezza, per grandi e piccoli sotto l'occhio attento di una serie di istruttori.

E Trento diventò una palestra di roccia

Successo (e curiosità) per le vie del centro per "Block and Wall" che ha portato l'arrampicata sotto il naso dei passanti (foto Panato)

Anche quest’anno, l'iniziativa ha avuto successo e specialmente per i bambini che non ci hanno pensato due volte a sperimentare l'arrampicata, lasciando ai genitori la paura. Ma anche professionisti, appassionati e non hanno perso l'occasione per mostrare in pubblico le proprie capacità. Il segreto di Giulio che a dieci anni guarda dall'alto i suoi genitori? Non guardare mai in basso: «Salgo col la testa solo verso l'alto e non mi giro mai verso il basso». Bello vedere impegnati nella scalata della parete artificiale padri e figli o anche coppie unite dalla stessa passione per l'arrampicata.

[[(Video) E Trento diventò una palestra di roccia]]

L'idea è stata decisamente vincente e favorita da una bella giornata, diventando anche l'occasione per promuovere anche la palestra di roccia che si trova all'interno di Sanbapolis che è un pezzo unico per varietà di appigli e per i percorsi che vengono periodicamente cambiati per non rendere mai uguale la scalata.

Temerarie anche le ragazzine, Anna di anni ne ha 12 ed è appena scesa dalla parete e osservandola si intuisce una certa abitudine: «Purtroppo non molto spesso, ma quando riesco a convincerli i miei genitori mi accompagnano nella palestra di roccia. E' meno bella perché è al chiuso, ma va bene lo stesso. Qui però è tutta un'altra cosa». Proprio così, arrampicare in pieno Giro al Sass, tra i commenti anche ad alta voce dei molti curiosi che si fermano a guardare, è uno stimolo del tutto diverso.

E i bambini dimenticano facilmente la timidezza e se qualcuno raccoglie un applauso, l'invidia è davvero tanta. Poi in Piazza Italia è stato Cri Day, con le volontarie della Croce Rossa che hanno illustrato la loro attività a chi si è fermato davanti ai gazebo con prove tecniche di emergenza terremoto. Mentre all'interno del negozio solidale Mandacarù è stata organizzata una sfilata di moda. Proposte diverse che hanno animato un sabato pomeriggio non sempre soleggiato, ma dalla temperatura già estiva.













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