Trento: i redditi dei consiglieri. Eccher il più ricco davanti a Kessler

Un medico, un magistrato e un dirigente provinciale condividono il podio dei politici più ricchi del consiglio regionale. E tutti e tre hanno dichiarato un imponibile Irpef relativo al 2008 sopra i 200 mila euro. Il chirurgo Claudio Eccher è primo assoluto, con 261 mila euro, seguito da Giovanni Kessler con 215 mila. Sul gradino più basso, Renzo Anderle con 203 mila euro. I dati diffusi sul bollettino ufficiale della Regione si riferiscono all’anno fiscale 2008



TRENTO. Un medico, un magistrato e un dirigente provinciale condividono il podio dei politici più ricchi del consiglio regionale. E tutti e tre hanno dichiarato un imponibile Irpef relativo al 2008 sopra i 200 mila euro. Il chirurgo Claudio Eccher è primo assoluto, con 261 mila euro, seguito da Giovanni Kessler con 215 mila. Sul gradino più basso, Renzo Anderle con 203 mila euro.
 I dati diffusi ieri sul bollettino ufficiale della Regione si riferiscono all’anno fiscale 2008 e riportano, tra le dichiarazioni dei consiglieri, anche gli eventuali movimenti patrimoniali del 2009. Considerando che le elezioni sono state in autunno, l’imponibile risulta abbastanza significativo per quanto riguarda le new entry in consiglio, fotografandone più fedelmente la rendita derivante dalla propria attività professionale. Per qualcuno, la vittoria elettorale vale anche come svolta economica importante, potendo contare per cinque anni almeno su un’entrata che è due o anche tre volte superiore al proprio stipendio. Quasi nessuno si è avventurato in speculazioni di borsa, in pochi hanno eseguito operazioni immobiliari, qualcuno ha preferito cambiare auto: sedici consiglieri hanno comprato la vettura nuova. Censura diffusa sui movimenti economici di coniugi e figli: li hanno resi noti solo Borga, Filippin, Firmani, Gilmozzi, Lunelli.
I REDDITI  Ai primi tre posti, tre dipendenti pubblici di prestigio che di sicuro non legano alla politica la loro sicurezza economica. Claudio Eccher, professore, chirurgo, primario del S.Chiara in pensione, stacca di 45 mila euro Giovanni Kessler ex magistrato. Curiosamente, quest’ultimo è presidente del consiglio provinciale, il primo è il suo vice. Poco lontano, a 203 mila euro c’è Renzo Anderle, dirigente provinciale, già sindaco di Pergine e presidente del Consorzio dei comuni.
 Il presidente è solo quarto in questa speciale classifica. Lorenzo Dellai, praticamente politico di professione, resta lontano da Anderle ma anche dalla soglia dei 200 mila euro. Precede due autonomisti: l’ex preside Caterina Dominici e il suo assessore, anch’egli politico di lungo corso, Franco Panizza.
 Curiosa la disparità dell’imponibile Irpef tra insegnanti. Se la Dominici svetta su tutti, Margherita Cogo (docente di filosofia) non è da meno, ma è ovvio che qui pesa la lunga attività politica: è stata assesore provinciale e ora lo è della Regione. Anche Marta Dalmaso si difende bene dall’alto dei suoi quasi 153 mila euro, ma anche nel suo caso non derivano di certo dallo stipendio di insegnante di latino alle superiori visto che è in consiglio provinciale da due legislature. Il docente universitario Bruno Firmani non supera i 100 mila euro, ma sta sempre meglio dell’ex preside Mario Casna e soprattutto di Sara Ferrari, insegnante all’Iti che ha dichiarato 28.705 euro.
 Arrancano, in questa classifica, gli avvocati. Rodolfo Borga è il più ricco con 89 mila euro, seguito da Alessandro Olivi (ora assessore all’industria) con quasi 71 mila euro e Luca Zeni. Il giovane professionista del Pd nel 2008 aveva dichiarato 15 mila euro. Nonostante ciò, Zeni non è il fanalino di coda. Luca Paternoster, il leghista titolare di un’azienda agricola a Sanzeno, ha dichiarato 8.348 euro.
LE AUTO  Dalle autodichiarazioni dei consiglieri, non si può capire se gli acquisti delle vetture siano dei premi che ciascun consigliere ha fatto a sé stesso per festeggiare l’elezione. Ma sono in parecchi quelli che nel corso del 2009 si sono comprati il mezzo nuovo. E’ curioso notare che il terzetto piazzato in classifica dal 16° al 18° posto (redditi tra i 113 e i 115 mila euro) ha puntato diritto sul Suv della Bmw. Mauro Delladio e Mauro Ottobre hanno scelto la X5, Walter Viola la più piccola X3. Luigi Chiocchetti si è invece preso due Citroen, sbolognando una Passat e una 600. Una 600 usata, invece, se l’è comprata Claudio Civettini che l’ha preferita alla Micra. E’ andato sull’usato anche Bruno Dorigatti che ora ha una Fiat Sedici del 2006. Uno fedelissimo al made in Italy è invece il giornalista Giorgio Lunelli: una Multipla aveva, una Multipla s’è ricomprato. Mattia Civico, capogruppo del Pd, ha deciso per la svolta ecologista: ha ceduto la vecchia Punto per comprarsi una Multipla a metano.
PROPRIETA’ E AZIONI Nel 2009 i consiglieri provinciali sono rimasti al largo dalle azioni. Anzi, il vicepresidente Kessler ha addirittura ceduto la sua partecipazione nell’Isa. Per la verità, uno che ha comprato azioni c’è: si tratta del Verde Roberto Bombarda che ha comprato una quota della Scuola musicale delle Giudicarie costituita in cooperativa. Corposa è invece l’attività del gioielliere roveretano Giorgio Leonardi, ma si tratta principalmente di un riordino tra le sue proprietà con la cessione di quote della Leonardi Gioielli Valenza e l’acquisto di quote in Azzurra srl con sede a Trapani di cui è amministratore unico. Mauro Ottobre ha ceduto il 50 per cento delle quote dell’azienda di famiglia, la Marmareos.
 Alessandro Savoi ha comprato una proprietà a Cembra, Kessler ne ha comprate due a Dimaro e svolto alcune operazioni di compravendita su terreni sempre a Dimaro; Gilmozzi ha due nuove mezze proprietà a Cavalese, Chiocchetti tre comproprietà a Moena. Magnani ha scambiato degli usufrutti alla Bolghera.













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