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Trento, i ladri fanno visita alle associazioni

Nel palazzo di via Bronzetti hanno portato via dolci, 300 euro e un pc portatile


di Paolo Tagliente


TRENTO. Probabilmente sono entrati nel palazzo mercoledì sera. quando alcune attività erano ancora in corso. E lì, nascosti nel buio, hanno poi atteso che tutti se ne andassero. Questo spiegherebbe come mai, i ladri che hanno preso di mira il palazzo di via Bronzetti 29 non hanno lasciato tracce d’effrazione sul portoncino d’entrata della struttura, “visitata” l’altra notte. Struttura messa disposizione del volontariato dal Comune e che ospita ben 19 associazioni.

Rimasti soli, i malviventi hanno avuto tutto il tempo per forzare le porte dei vari uffici e metterli a soqquadro. Cosa si aspettassero di trovare nelle sedi di associazioni che non hanno scopo di lucro non è chiaro, ma questo non li ha certo fermati. Nella sede dell’Aisla onlus Trentino Alto Adige - l’associazione italiana che promuove la ricerca e l’informazione sulla sclerosi laterale amiotrofica - , dopo aver sparso carte ovunque, hanno deciso di dare un’occhiata anche nel piccolo frigo. E lì hanno trovato due confezioni di dolcetti a cui proprio non hanno saputo resistere. E se le sono portate via. Certo non potevano accontentarsi di qualche pasticcino e così hanno proseguito la ricerca di qualcosa di valore da prendere.

Lo hanno trovato negli uffici vicini: 300 euro in contanti e un computer portatile. Un bottino non particolarmente pingue che i ladri devo aver cercato di aumentare, tentando di introdursi anche negli uffici al primo piano terra. Ma qualcosa non è andato come previsto, o forse qualcosa li ha disturbati, e dopo un primo tentativo che ha lasciato chiari segni su una porta, hanno desistito. Il raid, insomma, ha avuto successo solo nelle stanze al secondo piano dove, oltre al denaro e al pc, hanno causato parecchi danni agli infissi.

Ieri mattina, alla riapertura degli uffici, i responsabili delle varie associazioni hanno scoperto quant’era accaduto nelle ore precedenti. E hanno chiamato i carabinieri di Trento, che sono subito intervenuti e hanno raccolto gli elementi necessari alle indagini.

Intanto, i responsabili delle varie realtà associative stanno già valutando la possibilità di dotare la struttura di via Bronzetti di telecamere, così da impedire il ripetersi di simili fatti. Anche perché il palazzo è stato completamente occupato dalle varie associative da poche settimane dopo che, lo scorso febbraio, l’amministrazione comunale aveva deciso di mettere il grande stabile a disposizione del volontariato cittadino.













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