Trento: al liceo Prati ecco le aule schermate anti telefonini

Svolta hi-tech al classico: lavagne interattive in tutte le classi, un laboratorio d'informatica in più, rete wireless e internet point. E arriva anche Harry Potter tradotto in latino


Jacopo Tomasi


TRENTO. Svolta hi-tech per il liceo classico Prati, che dal prossimo anno avrà lavagne interattive in tutte le classi, un laboratorio d'informatica in più, rete wireless e internet point. Una scuola più tecnologica, ma anche più severa: le aule del primo e del secondo piano, infatti, saranno "schermate" per evitare che gli studenti possano usare il cellulare durante le ore di lezione. «I ragazzi - afferma la preside dell'istituto, Maria Pezzo - devono imparare ad essere concentrati, senza distrazioni, quando sono in classe. Per questo abbiamo deciso di schermare le aule dei primi due piani, come accade in molte facoltà universitarie». Quella di realizzare aule anti-cellulari è una decisione che non piacerà ai ragazzi, anche se il liceo sta diventando sempre più "digitale" andando incontro alle esigenze dei giovani. Chi l'ha detto, infatti, che classico e moderno non possano convivere? Dal prossimo anno, al Prati, si continueranno a studiare gli autori greci e latini, ma con strumenti all'avanguardia. In ognuna delle 35 classi, infatti, ci sarà una lavagna interattiva per favorire una didattica al passo coi tempi. Grazie alla rete wireless diffusa in tutto l'istituto i docenti potranno utilizzare internet: c'è, ad esempio, chi sfrutta addirittura l'iPad per fare lezione. Al piano terrà è stato allestito un internet point dove i ragazzi potranno accedere al web, anche se alcuni siti, come ad esempio Facebook, saranno proibiti. «Si tratta di uno spazio didattico - spiega la dirigente - dove i ragazzi possono scaricare i compiti dalla piattaforma e-learning presente sul sito della scuola». Le opportunità, insomma, per i 475 iscritti non mancano: è pronto anche un nuovo laboratorio per informatica e studio delle lingue. Uno degli obiettivi fissati dal collegio docenti è proprio quello di fare in modo che gli studenti che escono dal Prati abbiano una certificazione informatica (Ecdl) e linguistica (in inglese o tedesco). Il 65% dei diplomati al classico, infatti, sceglie di iscriversi a facoltà scientifiche: Medicina in primis, ma anche Matematica, Ingegneria ed Economia. Ecco perché questa svolta hi-tech, pur mantenendo attenzione al mondo antico, non è fuori luogo. Anzi. Altre novità, che saranno presentate in occasione dell'Open Day previsto per il 17 dicembre, riguardano le lingue straniere: per favorirne l'apprendimento l'istituto rende possibili soggiorni linguistici in Inghilterra e Germania, ma anche scambi con studenti di paesi lontani come Australia, Cina, Cile, Stati Uniti, Canada ed Argentina. Il Prati si apre dunque al mondo, ma anche al territorio provinciale con protocolli d'intesa (in via di definizione) con Museo di scienze naturali, Fbk, Fondazione Mach. Un liceo classico hi-tech che sfida anche i pregiudizi. Come? Gli alunni non studiano greco e latino solo traducendo le solite versioni di Erodoto, Senofonte, Catullo o Cicerone. Da quest'anno un professore ha introdotto le versioni di "Harrius Potter". Sì, proprio il famoso mago Harry Potter. «Un modo - conclude Maria Pezzo - per far sì che i ragazzi possano apprendere anche divertendosi». E senza essere distratti dai cellulari.

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