Trentino: con lo skipass prezzi alle stelle

Punte di rincari fino al 10 per cento durante le vacanze di Natale


Robert Tosin


TRENTO. La stagione sciistica non è nemmeno a metà, ma le vacanze natalizie hanno già permesso alle famiglie di fare i primi raffronti. Non tanto sullo stile migliorato o peggiorato, quanto sul portafoglio. Perchè è automatico che, passata la Befana, si vada a guardarsi in tasca prima di programmare la settimana bianca di Pasqua. E sono dolori. I rincari sono arrivati anche sulle piste e rischia di diventare un lusso pure per i trentini inforcare sci e, soprattutto, seggiovie di casa propria per i costi non certo trascurabili. Speso la tendenza è quella di legare gli aumenti al costo della vita che galoppa e con essa anche i servizi. Ma questa le società che gestiscono gli impianti di risalita non si sono limitati all'indice Istat: i salassi sono stati più corposi rispetto all'anno passato. Addirittura proibitivi se riferiti a due anni fa. Lo dice una statistica di Altroconsumo che mette il Trentino proprio ai vertici di una speciale classifica (per la verità poco ambita) dei rincari. Alle piste provinciali, infatti, la rivista di difesa del consumatore imputa punte di aumenti sugli skipass fino al 9,2 per cento e addirittura del 10,5 rispetto a due anni fa. Aumenti siderali se si pensa che al secondo posto tra le località più "esose" c'è il Friuli con un aumento del 4,3 per cento rispetto all'anno scorso e del 7,9 per cento rispetto all'anno passato. Va detto, a onore del vero, che la classifica considera solo le punte di un fenomeno che in effetti non è così marcato e sconta una particolarità nel tariffario di quest'anno. A far sballare le cifre è stata probabilmente Madonna di Campiglio che proprio quest'anno ha introdotto una nuova tariffa, quella specialissa di Natale che ha fatto pagare un giornaliero sotto le feste 41 euro, contro i 39 euro dell'alta stagione (e i 38 dell'anno scorso). Altrimenti i rincari viaggiano attorno al 3 per cento, più o meno in sintonia con tutti gli impianti del nord Italia. Come al solito, dunque, dipende molto dalla specifica località che si sceglie. Detto del forte rincaro di Madonna di Campiglio (ma valutando la nuova tariffa), il Natale bianco in Trentino ha colto un po' alla sprovvista gli acquirenti del giornaliero Superskirama Dolomiti Adamello-Brenta: hanno speso il 7,5 per cento in più dell'anno passato, sborsando 43 euro anzichè 40. Una giornata sugli sci a San Martino di Castrozza-Passo Rolle ha subito invece un rincaro del 4,2 per cento. Per il resto ci si assesta fra il +2,2% del Dolomiti Superski fino al 2,6% della Val di Fassa. Mediamente il Veneto ha aumentato di più. Il giornaliero più costoso è il Dolomiti Superski che vale 46 euro, a Cervinia costa 37, a Bormio 37, sul Tarvisio 31, ma anche qui il rincaro s'è fatto notare con un 6,9% in più.

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