Tre assessori di Andreatta in lizza per fare il sindaco 

La corsa per palazzo Thun. Due sono del Pd, Maria Chiara Franzoia e Italo Gilmozzi, con Stanchina del Patt che potrebbe anche guidare una civica. Ma sullo sfondo c’è Ghezzi



Trento. Tre assessori di Alessandro Andreatta a caccia della sua poltrona da sindaco. Non subito, ma in vista delle ammnistrative del 2020. Due di loro insistono nella stessa area, anzi nello stesso partito, il Pd: e sono l’attuale vice di Andreatta., Maria Chiara Franzoia, e il super assessore Italo Gilmozzi. Il terzo nome è quello di uno dei volti più in vista in queste ore di Vigiliane, il titolare del dicastero dello sviluppo economico, Roberto Stanchina, Patt, che potrebbe presentarsi alla guida di una lista civica. Una mossa che gli permetterebbe anche di dialogare con il centrodestra, tenendo gli autonomisti con le mani libere. Già perché è proprio il Patt una volta di più ad ergersi come ago della bilancia tra i due poli maggiori che ad oggi sarebbero divisi, stando al risultato delle europee, da circa 10 mila voti. I maligni fanno notare che le due stelle alpine a Trento non pesano certo come il Patt di valle , anzi. “Tra l’altro bisogna anche vedere a quale Patt ci si riferisca. Di quello che dice di no a tutto, a prescindere, che è è rappresentato dall’ex governatore Rossi e dall’ex assessore Dallapiccola? Con loro – osserva Claudio Cia, Agire che l’esperienza di correre da sindaco l’ha già fatta – non mi pare ci siano margini di trattativa. Cosa diversa è rapportarsi con De Magri ed Ossanna che anche in Provincia dimostrano di avere un atteggiamento più costruttivo. Io credo che a noi serva un candidato moderato, che sappia comunicare e che costituisca un di più per la nostra coalizione. Mi spiego: se una persona non è d’accordo con le idee del Pd è difficile scelga di votare per un candidato della Lega. Serve una persona fuori dai partiti, sì espressione di una civica, come del resto siamo noi di Agire”. All’assessore regionale non fa particolare impressione ricordare che il centrodestra avrebbe in animo di mettere in pista un nome, anzi un cognome doc, come quello del giornalista Corrado Tononi, nipote dello stimato sindaco Giorgio: “Corrado Tononi? Temo di non averlo mai visto” taglia corto Cia. Se dunque la maggioranza in Provincia gioca a carte coperte, chi governa da sempre nel comune del capoluogo, il centrosinistra, di carte ne ha, ad oggi, sin troppe. A sentire il sindaco Maria Chiara Franzoia ha la strada spianata e sua benedizione per la successione: “Ha l’esperienza e la personalità adatta per govenare la città” spiega Andreatta ai cittadini, tanti, che lo fermano ogni giorno per la strada. Non appare convintissimo che la scelta sia davvero così tracciata l’ex segratario cittadino del Pd, sì Gilmozzi, che da mesi non si perde una sola manifestazione dove siano presenti più di cinque persone per una sua personalissima operazione ascolto: E dalla gente mi arrivano segnali positivi, mi spronano ad andare avanti” confida agli intimi. Se due esponenti del Pd in probabile lizza vi sembrano pochi, dal medesimo background potrebbe arrivare un altro candidato sindaco, ovvero il leader di Futura, Paolo Ghezzi che (particolare non piccolo) è stato l’esponente del centrosinistra più votato in città alle provinciali di ottobre. Ghezzi sino ad oggi non ha detto “mi candido” ma intanto gira per Trento con un furgone per tastare il polso ai cittadini.G.T.













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