Travolto dalla valanga esce vivo dopo 20 minuti 

Davide Fosco, studente 18enne di Canazei, è stato salvato dai suoi amici  e dagli uomini del soccorso alpino. Il distacco nella zona del passo Pordoi



TRENTO. È uscito praticamente illeso dopo esser rimasto sotto la valanga per 20 minuti. Può considerarsi un miracolato Davide Fosco, il 18enne di Canazei che è stato recuperato ieri pomeriggio sotto un metro di neve nella zona del Passo Pordoi, versante bellunese. I primi ad iniziare a scavare sono stati gli amici che erano con lui e che hanno iniziato subito a lavorare per togliegli dalla faccia lo spesso strato di neve. Ad estrarre il giovane sono stati poi gli uomini del soccorso alpino di Livinallongo trasportati fino al luogo dell’incidente da una jeep.

Il giovane fassano era scosso e spaventato ma era vivo. Sta bene, non avrà conseguenze per quello che è successo anche se qualche trauma lo ha naturalmente riportato. Ma considerando il pericolo che ha corso, quello che gli poteva succedere, si può considerare molto fortunato. Dopo il recupero è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale di Cavalese dove è stato sottoposto ad una serie di accertamenti per verificare in maniera minuziosa il suo stato di salute.

L’allarme valanga è scattato pochi minuti prima delle 15. Ad allertare i soccorsi sono stati i quattro compagni di escursione di Fosco, anche loro di Canazei, che avevano visto staccarsi la valanga con un fronte di 20 metri che ha sommerso il loro amico. Il gruppo non era equipaggiato con Artva e pala ma tutti hanno iniziato a cercare di individuare il luogo in cui Fosco si trovava per poi scavare a mani nude. Una corsa contro il tempo quella del giovani per dare una possibilità a Fosco di salvarsi. Nel frattempo la richiesta d’intervento era arrivata agli uomini del soccorso alpino di Livinallongo e del soccorso piste del Belvedere. Per il maltempo l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, decollato non appena è scattato l'allarme, è riuscito ad arrivare solo fino ad Arabba, dove la jeep del soccorso alpino era pronta per il trasporto a monte di personale medico, unità cinofila e tecnico di elisoccorso. Fortunatamente i soccorritori sul posto sono riusciti ad estrarre lo sciatore dal metro di neve che lo aveva travolto. E lui non ha riportato gravi conseguenze.

Il gruppo si trovava fuoripista ma non è ancora chiaro se ci siano andati volontariamente o per errore. Avevano iniziato a sciare nella zona battuta e poi si era trovati in una zona esterna a quella delle piste. E si è staccata una valanga. Che ha travolto Davide Fosco che era il primo del gruppo.

Quello valanghifero è un evento molto probabile in questi giorni in cui il pericolo valanghe è di grado quattro su una scala che arriva al massimo fino a cinque. Pericolo forte di distacco, come, purtroppo, ha capito sulla sua stessa pelle Davide Fosco. Il giovane, come detto, è stato quindi accompagnato all’ospedale di Cavalese dove è stato sottoposto a diversi esami e accertamenti sanitari. Fosco, originario di Canazei, studia a Bolzano e la sua famiglia è molto legata alla val di Fassa. Sia per via dell’impegno nel settore degli impianti di risalita, sia per l’attività alberghiera. (m.d.)

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