Torgler: «Sport, investiamo sui giovani» 

Il pattinatore ex presidente del Coni trentino ha ricevuto l’Aquila di San Venceslao: «Non si dica che non ci sono i soldi»



TRENTO. «Lo sport non si fa da soli. Si punti sui giovani e non si dica che “non ci sono i soldi” per far progredire lo sport, esso genera entrate economiche e fa crescere le comunità». Con queste parole Giorgio Torgler ha ricevuto commosso l’Aquila di San Venceslao, massima onorificenza provinciale, da parte dell’assessore allo sport Luca Zeni. La cerimonia si è svolta presso la Sala Belli del Palazzo della Provincia. Giorgio Torgler, già pattinatore di livello internazionale e per sedici anni presidente del Coni trentino, dal 2018 presidente onorario, ha ricevuto l’onorificenza come riconoscimento del suo «impegno nell’ambito sportivo e del suo generoso e pluriennale contributo per la crescita dello sport trentino». Torgler ha sottolineato come il riconoscimento vada a tutti coloro che lavorano nello sport: «Sono gratificato, ma questo premio non è per me, perché lo sport da soli non si fa». Torgler ha posto al centro il valore educativo dello sport verso i giovani e la comunità: «Prima dell’agonismo, c’è il gioco. Torniamo alle origini, investendo sugli oratori e sui centri sportivi, dove i giovani possono crescere». Ha riflettuto poi su esperienze virtuose che arrivano da oltre il Brennero: «In Austria sono state introdotte tre ore in settimana di educazione fisica nelle scuole, dobbiamo seguire questo esempio e fare in modo che lo sport sia una materia scolastica con la stessa dignità di tutte le altre». Torgler ha paragonato il Trentino ad un grande “villaggio sportivo”: «Negli ultimi 15 giorni atleti trentini hanno ricevuto medaglie e risultati lusinghieri in ben otto discipline diverse a livello internazionale, segno che siamo bravi. Ma non dobbiamo accontentarci». Ha poi pungolato la politica: «Non ci si dica che “non ci sono soldi” per un ulteriore sviluppo dello sport: i risultati dimostrano che esso è un volano economico che porta entrate sul territorio».

La presidente del Coni trentino Paola Mora, che è succeduta nella carica proprio a Torgler, gli ha tributato un omaggio: «La sua eredità è importante, partiamo da lui per aggiornare lo sport al mondo dei giovani d’oggi, che è molto cambiato. Giorgio ha dato molto anche alla cultura nelle vesti di presidente di Pergine Spettacolo Aperto. Ha mostrato come lo sport permei tutta la vita, dagli oratori dove ha iniziato fino ai massimi ruoli dirigenziali. Da atleta Giorgio ha conosciuto la gioia delle vittorie e l’amarezza delle delusioni, come accadde ai Giochi Olimpici di Sapporo. Giorgio insegna come lo sport renda le comunità migliori, anche grazie all’impegno dei volontari. Pratica sport ancora oggi, con lo stesso spirito dettato dalla gioia di stare insieme». L’assessore Zeni ha definito Torgler lo “sportivo universale”: «Il suo impegno dimostra come lo sport sia un’autentica filosofia di vita, che aiuta ad affrontare le sfide. È un messaggio essenziale da trasmettere ai giovani». (f.p.)













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