Tonadico, parapendio si schianta su una baita 

Paura nel pomeriggio per un escursionista tradito, probabilmente, dal vento A dare l’allarme un gruppo di turisti. Il ferito è stato ricoverato a Feltre



TONADICO. Momenti di paura, nel primo pomeriggio di ieri nel comune di Primiero San Martino di Castrozza, frazione di Tonadico. Un escursionista feltrino, M. V. le iniziali, si è schiantato con il parapendio sopra una baita in località Tais. Soccorso dai sanitari è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Feltre. Secondo le informazioni raccolte sul posto, l’uomo, 41 anni, si è lanciato dalla nota località del comune di Primiero, meta preferita per gli appassionati di questo sport in valle. «Solitamente si tratta di sportivi ben preparati -spiega il comandante dei vigili del fuoco di Primiero, Gianni Turra- Ma, certo, la fatalità può sempre succedere». E sarebbe stata proprio una fatalità a causare l’incidente di ieri. L’uomo si è infatti lanciato dal Tais quando, probabilmente, è stato tradito da una folata di vento. Impossibile tenere la vela, lo sportivo ha perso il controllo del parapendio ed è finito di schianto sul tetto di una baita. A dare l’allarme degli escursionisti che hanno visto il mezzo privo di controllo accartocciarsi sopra una costruzione sottostante. Il punto di atterraggio per questo tipo di voli è la campagna di Tonadico, posta a valle della località di lancio. La macchina dei soccorsi si è messa in moto con grande rapidità: sul posto i vigili del fuoco, l’ambulanza, l’auto sanitaria ed i carabinieri di Transacqua. Dato il tipo di atterraggio e la dinamica, si temeva che le condizioni dello sportivo potessero essere molto gravi. Fortunatamente però, l’uomo era cosciente quando sono intervenuti i sanitari. Ha riportato diversi traumi, ma le sue condizioni non sarebbero gravi. Ora si trova ricoverato all’ospedale di Feltre. Il volo con parapendio dal Tais di Tonadico è un classico per gli amanti del parapendio, in questa parte del Trentino. Si tratta di una zona di lancio non particolarmente impegnativa ma che, per il tipo di prestazione richiesta, necessita di parecchia attenzione. Due le variabili, l’errore umano e le condizioni del tempo. A tradire l’escursionista in volo potrebbe essere stata una folata di vento improvvisa. Un incidente simile era già successo, qualche tempo fa, proprio al Tais. Anche quella volta lo sportivo coinvolto in un atterraggio di fortuna non aveva riportato ferite gravi. Il prato che scende a valle, lo sfondo della valle, con le sue case in lontananza, potrebbe far pensare ad un luogo di lancio impegnativo. Per chi pratica lo sport del parapendio, però, non è così. Si richiedono sempre preparazione e prudenza, nella fase di lancio e di volo. La tenuta della vela è questione di mestiere, certo, ma le variabili impreviste sono sempre dietro l’angolo. E’ stato probabilmente così anche ieri, per l’escursionista che, lanciatosi dal Tais, ha perso il controllo della vela ed è finito rovinosamente sul tetto di una baita sottostante. La paura di chi lo ha visto precipitare, di chi ha visto il parapendio ripiegato sui se stesso a valle, i soccorsi, numerosi. Fortunatamente, anche questa volta, al Tais è andato tutto bene. (r.b.)













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