Sulla sicurezza vigilano 18 telecamere

In quattro Comuni della Bassa Valsugana e Tesino è partito il progetto di videosorveglianza coordinato dalla polizia locale


di Marika Caumo


VALSUGANA E TESINO. Sono 18 le telecamere in funzione nel territorio della Comunità. Ma altre sono in dirittura d'arrivo. Quattro i Comuni che hanno già installato gli impianti, altrettanti se ne aggiungeranno a breve. Questi i numeri del progetto di videosorveglianza promosso dalla Comunità di valle e coordinato dalla polizia locale, che mira a dare precise risposte ad un bisogno di sicurezza chiesto a gran voce da cittadini ed amministratori.

«E' un servizio che la giunta ha voluto a suo tempo e che è stato condiviso da tutti i sindaci ad esclusione di Strigno, che non ha aderito», spiega il vicepresidente dell'ente Carlo Ganarin. Delle 18 telecamere, 15 sono collegate al comando di polizia locale di Borgo tramite le reti di Trentino Network.

Il primo a installarle, ancora tre anni fa, è stato il Comune di Ospedaletto che si era mosso in modo autonomo: 3 quelle che giorno e notte riprendono alcuni punti del paese con l'amministrazione del sindaco Ruggero Felicetti che non ha ancora aderito al progetto di Palazzo Ceschi. «Ma contiamo lo faccia presto», aggiunge Ganarin. Sono invece interconnesse con il datacenter di Trentino Network e quindi collegate al comando della polizia locale le tre telecamere che ha posizionato quasi un anno fa il Comune di Grigno, con il sindaco Leopoldo Fogarotto che intende a breve metterne altre due. Da qualche mese sono in funzione anche le 10 telecamere volute dal Comune di Scurelle, che monitorano gli accessi al paese e altri punti "critici". Nello stesso periodo anche Pieve Tesino ne ha installato due, con l'intenzione di acquistarne altre due. Altri si stanno muovendo per mettere a bilancio la spesa. Prima dell'estate Villa Agnedo si doterà di tre telecamere, con il sindaco Mario Sandri che ha in programma di aggiungerne altre due. E poi c'è Borgo: il bilancio permette per ora di acquistarne ed installarne quattro, poi si vedrà. «Ma abbiamo avuto contatti anche con Telve di Sopra, Telve, Novaledo e Roncegno», spiega il comandante del Corpo Emanuele Ruaro. «Si tratta del primo progetto di videosorveglianza di sistema multi-Comune, che mette insieme più Comuni», spiegano Vincenzo Martucci e Mattia Peri, responsabili di Trentino Network per quanto riguarda l'area servizi e i progetti di videosorveglianza. E ricordano che le installazioni vengono fatte da aziende del territorio.

Come funziona? Ogni Comune realizza il suo impianto autonomo ed è dotato di un applicativo che trasmette in tempo reale le immagini registrate alla polizia locale sfruttando la rete esistente di Trentino Network, rete che in futuro passerà in fibra ottica. Così come in futuro le pattuglie della polizia locale potranno visionare le immagini direttamente su tablet o smartphone.

«Si tratta di uno strumento di sicurezza urbana di supporto alle forze dell'ordine, che consente una veloce consultazione delle immagini« conclude Ruaro, precisando che per quanto riguarda la privacy e il trattamento dei dati vengono rispettate le direttive del Ministero dell'Interno.













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