Sull’Avisio arriva una nuova turbina

Giovo, la “Fontana Power” ha chiesto di aumentare la potenza della propria centralina idroelettrica allo “Zambel”


di Daniele Erler


GIOVO. Non servirà una valutazione d'impatto ambientale per il potenziamento della centrale idroelettrica sull'Avisio, all'altezza della Serra di San Giorgio, nel comune catastale di Giovo e poco lontano da Lavis. Prosegue così l'iter che permetterà alla ditta privata Fontana Power, proprietaria della contestata centralina idroelettrica, di aumentarne la potenza. L'impianto sfrutta il salto artificiale costituito dalla diga, nell'area nota come Zambel. L'azienda ha richiesto di poter installare una seconda turbina nella centralina, aumentando così la portata dell'acqua (si passerebbe dai 1.400 l/sec medi e 2.800 l/sec massimi ai 4.975 l/sec medi e 8.000 l/sec massimi). In fase di screening, sia il comune di Giovo sia quello di Lavis si erano dichiarati contrari al progetto. Nel proseguo dell'iter, si dovrà tener conto anche dell'impatto urbanistico dell'opera, con particolare riferimento al piano regolatore di Giovo. Altra prescrizione è l'obbligo di mantenere nell'alveo una portata di almeno 200 l/sec. L'azienda – come opera di compensazione – dovrà valutare «la possibilità di realizzare e mantenere le opere necessarie per la messa in sicurezza della viabilità arginale di accesso alla Serra di San Giorgio». Se dal punto di vista ambientale pare non vi siano ulteriori ostacoli per il potenziamento della centralina, è prevedibile che la discussione politica non si fermerà qui.

Per ricostruire la storia della centrale idroelettrica allo «Zambel», bisogna tornare al 2005. Allora è Giuseppe Fontana, medico di Lavis, ad ottenerne la concessione. Nel 2009 subentra la ditta «Fontana Power», la cui socia principale è Mirella Rigotti (al 90%), pensionata di Sorni, mentre al 10% è Daria Stringari. In realtà, sia Fontana, sia Rigotti, sia Stringari, sono legati a Vittorio Cristofori. Se il medico ne è il cognato, la signora Rigotti ne è la madre, mentre Stringari ne è la moglie. Nel 2009, Cristofori è dirigente del Servizio utilizzazione acque pubbliche della Provincia. Il possibile conflitto d'interessi venne risolto con l'astensione di Cristofori, che preferì lasciare a Fabio Scalet, dirigente dell'Urbanistica, il dispiego della pratica. Fu quest'ultimo a concedere alla «Fontana Power» lo sfruttamento della centrale. In consiglio comunale a Lavis, l'intera operazione venne attaccata dall'assessore Lorenzo Lorenzoni. «La sensazione che io provo - aveva dichiarato - è quella di una dimostrazione evidente di valori calpestati, di mancanza assoluta di trasparenza amministrativa, e di esproprio di diritti che spettavano ai comuni di Lavis e Giovo». «La vicenda della Fontana Power presenta una prova evidente di come anche la nostra Provincia non sia esente da tentativi di sfruttamento del bene pubblico per profitto privato». In realtà, dal punto di vista legale, nel 1999 il decreto Bersani aveva liberalizzato la produzione di energia elettrica: a fronte della richiesta di un privato (poco importa se imparentato con un suo dirigente), la Provincia non poteva che valutarne i requisiti per la concessione.

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