ieri vertice in provincia con le associazioni: «Clima ostile» 

Sui tagli all’accoglienza  l’ultima parola al governatore

TRENTO. È stata un’operazione ascolto, l’incontro in Provincia con le associazioni e le cooperative che si occupano di accoglienza degli immigrati alle prese con i cambiamenti imposti dal decreto...



TRENTO. È stata un’operazione ascolto, l’incontro in Provincia con le associazioni e le cooperative che si occupano di accoglienza degli immigrati alle prese con i cambiamenti imposti dal decreto sicurezza. Il già ex dirigente del personale e della solidarietà sociale Silvio Fedrigotti ed il responsabile del Cinformi Pierluigi La Spada hanno comunicato quali saranno le ricadute del decreto del governo sull’accoglienza in Trentino, confermando che sarà accolto in toto, con il taglio delle spese e con la cancellazione dei corsi di italiano, dell’orientamento al lavoro, della relazione di comunità ed il supporto psicologico. Il dirigente si è congedato dai suoi interlocutori ed ha annunciato che il governatore Fugatti terrà un incontro con i soggetti interessati venerdì prossimo, comunicando le sue intenzioni.

L’incontro si è poi incentrato sulle informazioni e le riflessioni che questo cambiamento impongono a chi si occupa di assistenza ed integrazione di chi è in attesa di una richiesta di asilo politico. «Siamo consapevoli che il clima è cambiato - afferma Michele Odorizzi, presidente della cooperativa Kaleidoscopio - e che è ostile all’accoglienza. Questo sta comportando un senso di frustrazione in chi lavora con i richiedenti asilo, ed i nostri ospiti sono molto provati. Io però voglio leggere in senso positivo questo passaggio, perché abbiamo capito che, pur con i tagli delle risorse, per chi voglia continuare ad operare con risorse proprie non ci sarà impedito». Questa la magra consolazione per le 16 associazioni e cooperative impegnate in un sistema di accoglienza che in Trentino ha funzionato.

«Ci è stato comunicato - aggiunge Odorizzi - che la Provincia accoglie in modo pedissequo il decreto, quindi bisognerà capire come si potrà continuare a lavorare e chi si assumerà il rapporto con gli immigrati, Comuni o comunità di valle, una volta che il nostro ruolo sarà ridimensionato». L’incontro con il presidente leghista sarà utile per avere indicazioni a questo proposito, consapevoli che il percorso di accoglienza sarà ridimensionato, creando conseguenze in termini di integrazione e sicurezza tutte da capire. (sa.m.)

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