Sui sentieri della storia si va con lo smartphone

L’associazione Pasubio 100 anni ripristinerà 12 percorsi della grande guerra percorribili con le indicazioni che arrivano direttamente sul cellulare


di Massimo Plazzer


ROVERETO. Addio cartina e guida di carta, sui sentieri della Grande Guerra si va con lo smartphone. È questo il progetto che l’associazione Pasubio 100 anni sta allestendo in vista del centenario del primo conflitto mondiale. Dodici percorsi che si sviluppano all’interno della Vallarsa e che saranno percorribili in modo innovativo, sostenibile nel rispetto del territorio. Il progetto si chiama P.a.p.a., che sta per Percorsi audioguidati Pasubio 100 anni, ed è stato presentato al pubblico venerdì sera alla fondazione Caritro di Rovereto.

A sviluppare l’idea è stata l’associazione culturale Pasubio 100 anni, nata in Vallarsa due anni fa per promuovere iniziative sul territorio per il centenario della Grande Guerra. Un gruppo che conta oltre 100 volontari in Vallarsa e che - lo ha ricordato il presidente della Comunità di Valle Stefano Bisoffi - è stato uno dei primi progetti per valorizzare percorsi e camminamenti di guerra in Vallagarina. Il progetto, illustrato dal presidente dell’associazione Lucio Angheben, prevede il ripristino di 12 percorsi che partono da altrettante frazioni della Vallarsa raggiungendo trincee e manufatti della Grande Guerra.

Un ripristino che sarà fatto in gran parte con lavori di volontariato e con un intervento il meno invasivo possibile, e che soprattutto parte dal basso e coinvolge la gente di Vallarsa. Non ci saranno cartelli o frecce lungo il percorso, ma solo un totem all’imbocco del sentiero con indicato il nome del tracciato (per esempio G.G. 02). Il turista che vuole percorrere i passi dei soldati può scaricarsi un piccolo software da installare sul suo smartphone o tablet (il programma funziona sui dispositivi che montano il sistema operativo Android).

Sulla scheda di memoria del telefono sono salvati i dati cartografici e multimediali. Il turista camminando con il telefono in tasca, può seguire il sentiero che sarà riconoscibile senza segnaletica e quando si avvicinerà a un punto interessante (per esempio una postazione) il telefono emetterà un segnale. L’appassionato potrà leggere le informazioni presenti oppure indossare le cuffie e lasciare che siano le voci dei soldati o della gente di Vallarsa a raccontargli la storia di quel posto. Un sistema semplice e alla portata di tutti, che è stato sperimentato sui percorsi di Vallarsa e calibrato in modo da funzionare anche senza copertura di rete telefonica o web.

«Un modo di fare turismo e cultura in modo sostenibile» ha ricordato Geremia Gios, presidente della Fondazione Vallarsa e sindaco del comune. Una sperimentazione all’avanguardia che ha colpito anche Camillo Zadra del Museo della Guerra, coordinatore delle iniziative provinciali per il centenario della Grande Guerra. «Anche se personalmente non abbandono cartina e libro, penso che il progetto sia importante e serva a ripensare guardando al futuro quello che conosciamo come museo».

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