Strembo, denuncia online per una stalla lager

Gli animalisti chiedono via Facebook alle autorità locali di intervenire Il veterinario Fasoli: «Il proprietario ha promesso che interverrà»


di Sandra Mattei


STREMBO. La mobilitazione degli animalisti, come è ormai prassi, si è diffusa via mail ed è diventata quindi un evento su Facebook. Si tratta della denuncia delle condizioni precarie di una stalla a Strembo. Ecco alcuni passaggi della denuncia: «È con enorme disappunto che siamo venuti a conoscenza che nella bella valle trentina chiamata Val Rendena, turisticamente famosa ed apprezzata nonché dipinta come un’isola felice in cui gli animali da allevamento vivono liberi e felici su grandi distese erbose, esistono invece situazioni di detenzione degli animali da allevamento assolutamente drammatiche e incivili».

«In totale disprezzo della normativa vigente a tutela del benessere degli animali - si precisa - sono detenuti vitelli legati a catene lunghe circa 30 centimetri che impediscono loro qualsiasi movimento come quello di alzarsi in piedi, oppure in alcuni casi di sdraiarsi e avere un riposo adeguato. Allo stesso modo si detiene un cane legato all’esterno senza un riparo adatto contro le intemperie, protetto solo da una tettoia precaria e costantemente senza ciotola dell’acqua. Ricordiamo che l’articolo 727 della l. 189/2004 recita testualmente: “Chiunque è punito con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze».

Gli animalisti ricodano inoltre le direttive dell’Unione europea sul "Divieto di legare i vitelli" «ad eccezione di quelli stabulati in gruppo che possono essere legati per un periodo massimo di un’ora al momento della somministrazione di latte o succedanei del latte».

La missiva si rivolge al sindaco di Strembo Guido Botteri ed alle autorità interessate perché vengano fatti gli accertamenti e si prendano i dovuti provvedimenti. In realtà, spiega il dottor Franco Fasoli, direttore della sanità pubblica veterinaria delle Giudicarie, i controlli sono già stati effettuati. «Siamo andati sul posto - precisa - con il sindaco di Strembo già due volte di seguito in questi giorni ed abbiamo appurato che il vitello in questione, ritratto nella foto, era stato slegato ed era tornato nel box insieme agli altri. Il proprietario si è giustificato con il fatto che l’animale era stato colpito da diarrea e non voleva che contagiasse anche gli altri. Per quanto riguarda il cane, che è legato ad una catena e dorme sotto la tettoia della stalla, dovrebbe prossimamente avere una cuccia. Noi continueremo a tener monitorata la situazione, ma per ora non sono stati presi provvedimenti». Della situazione di Strembo, forse dovrebbe prendersi carico anche il servizio sociale.

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