Stoytchev e Kaziyski, niente Giochi

Volley, in aperta polemica con la Federazione bulgara i due «pilastri» dell’Itas saltano le Olimpiadi



TRENTO. Radostin Stoytchev e Matey Kaziyski sono stati di parola. Conquistata domenica la qualificazione alle Olimpiadi di Londra con la Bulgaria ieri hanno convocato una conferenza stampa a Sofia ed hanno detto addio alla nazionale dal tricolore rovesciato. Nessuno dei due parteciperà ai prossimi impegni di World League della squadra bulgara e, soprattutto, nessuno dei due parteciperà alle Olimpiadi inglesi.

Una decisione drastica, presa in aperta polemica con i vertici della Federvolley bulgara che avevano esonerato Stoytchev a sorpresa all'inizio di maggio, durante il primo torneo di qualificazione olimpica. Esonero poi rientrato per volere del primo ministro bulgaro, ma Stoytchev già allora disse che sarebbe rimasto ct solo fino a questo torneo di qualificazione vinto poi proprio dalla Bulgaria. Unico modo per convincerlo a restare alla guida della Bulgaria sarebbero state le dimissioni di Dancho Lazarov, presidente della Federvolley bulgara, che invece ad andarsene non ci pensa minimamente. Ecco, allora, inevitabile l'addio di ieri.

Male per la Bulgaria, bene per l'Itas Diatec che riavrà il suo allenatore a tempo pieno e regolarmente al via dell'inizio della preparazione, verso Ferragosto. Da ieri Pippo Lanza è a Milano, nel gruppo azzurro che parteciperà alle trasferte di World League in Francia e Corea del Sud. Intanto una nuova piaga sembra abbattersi sulla serie A1 di volley: Giuliano Grani, presidente di Modena, starebbe pensando di dare l'addio alla pallavolo.













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