Stazione, il cancello "chiuso per droga"
La situazione di estremo degrado e la presenza di siringhe ovunque: il servizio trasporti della Provincia ha adottato una soluzione drastica
TRENTO. Lo avevamo documentato sul Trentino poco più di un mese: la stazione è diventata uno dei luoghi preferiti per chi si buca. Siringhe gettate nelle fioriere e lungo il muro che delimita l’accesso dell’abbazia di San Lorenzo sono all’ordine del giorno, come i ragazzi che cercano di appartarsi per iniettarsi le dosi di eroina.
Forse è la conseguenza dell’opera di riqualificazione di piazza Dante, che ha ritrovato finalmente l’aspetto di un parco frequentato dalle famiglie, fatto sta che traffici illeciti e tossicodipendenti, migrano a seconda di dove si sentono più protetti da occhi indiscreti. E tra i luoghi più raccolti, in stazione, c’è la piazzetta Foti e Martini, a sinistra dell’entrata per i pedoni, dalla quale si accede direttamente al binario tronco, da dove partono i treni della Valsugana.
Alla piazzetta, dove c’è anche il parcheggio per i disabili, si accede attraverso un cancello e il servizio trasporti della Provincia ha pensato bene di chiuderlo con un lucchetto. Un intervento che nella speranza dei responsabili dei trasporti pubblici dovrebbe essere deterrente per chi cerca luoghi appartati. Anche perché in quello spazio sono stati posizionati i “toi toi” provvisori, in attesa che terminino i lavori di rifacimento dei bagni pubblici, opera quanto mai attesa e necessaria. Anche i bagni chimici sono frequentati dai tossici e da chi pratica lo spaccio, per questo si è pensato bene di precludere quell’accesso ai malintenzionati. Se non che, chiudendo quel cancello con il lucchetto, fanno notare gli assidui frequentatori della stazione, si è chiuso anche l’uscita d’emergenza della stazione.
Infatti, si fa notare, chiudere quell’entrata con catene e lucchetti sarebbe cosa buona, peccato però che da una planimetria esposta in stazione come vuole la norma, quell'uscita sarebbe di emergenza, ma soprattutto chi vuole occupare i bagni abusivamente lo fa tuttora, scavalcando il cancello. Non solo, ma l’entrata dalla parte della piazzetta Foti e Martini serve anche ai disabili, che possono arrivare direttamente da quel passaggio sui binari, per prendere l’ascensore.
Insomma, per ovviare ad un problema, che in effetti è reale, se ne è creato un altro. Se da una parte si è garantita così la sicurezza di chi transita in quella zona, dall'altro si è creato un piccolo danno a chi si trova in stazione e, se per caso ci fosse la necessità di uscire in modo veloce in caso di necessità, si è impossibilitati ad utilizzare l’uscita di emergenza, che di regola non va mai chiusa.
Va detto che anche la chiusura del chiosco di frutta e verdura, a fine dicembre dell’anno scorso, ha contribuito a far sì che quella zona della stazione diventasse terra di nessuno, a ridosso del muro che dà sulla basilica di San Lorenzo, anch’essa presa di mira spesso e volentieri da gruppi di giovani che bevono e fanno i fatti loro, sporcando e imbrattando uno dei più affascinanti monumenti della città. L'amministrazione ferroviaria a breve d'intesa con le Belle Arti, provvederà a mettere in sicurezza, alzandolo, quel muro di confine con l’abbazia.