il caso

Si mette con l’albanese, l’ex la perseguita

Insieme al precedente fidanzato anche la famiglia della donna che non accetta la relazione e accusa il giovane di violenze



TRENTO. Per i familiari di lei e per il suo ex fidanzato si tratterebbe del classico caso di violenza domestica, con il nuovo compagno accecato dalla gelosia e lei costretta a subire ogni tipo di angheria. A fornire una diversa chiave di lettura della vicenda, però, oltre all’uomo, che è difeso dall’avvocato Michele Busetti e che ovviamente rigetta ogni accusa, ci sarebbe anche la stessa compagna. Protagonisti della vicenda, da una parte una ventottenne trentina e il suo compagno, un ventiquattrenne albanese, e dall’altra la famiglia di lei e l’ex fidanzato, trentino, lasciato dopo una relazione durata diversi anni e una convivenza di tre.

La convivenza dei due giovani inizia nel dicembre del 2014 e secondo l’accusa i maltrattamenti iniziano subito. La gelosia del giovane avrebbe portato il giovane ad aggredire verbalmente e fisicamente la compagna, controllandone di continuo i movimenti, impadronendosi del telefonino - ne avrebbe mandati in frantumi due dopo aver trovato foto dell’ex fidanzato - della donna e verificandone i contenuti. E poi insulti, anche in pubblico, schiaffi, spintoni e danneggiamenti alla vettura della ragazza. Per questo, il sostituto procuratore di Trento, lo scorso marzo, aveva chiesto e ottenuto dal gip Claudia Miori un’ordinanza di misura cautelare nei confronti dell’uomo, ordinando l’allontanamento del giovane dalla casa in cui vive con la compagna e vietandogli anche di frequentare gli stessi luoghi. Diversa la versione del giovane che, anche secondo la difesa, sarebbe vittima di una sorta di complotto della famiglia e dell’ex della sua compagna: i primi perché non la vorrebbero fidanzata con un albanese, il secondo per una vendetta dopo essere stato lasciato.

A confermare questa tesi ci sarebbe la giovane stessa che, ascoltata dal magistrato per ben due volte, avrebbe negato di ritenersi vittima di violenze da parte dell’attuale compagno. Litigi ce ne sarebbero stati sì, ma secondo la ragazza sarebbero da ricondurre all’interno di un normale rapporto di coppia. Una posizione che ha insospettito il pm, che ha richiesto un incidente probatorio a perizia medica per verificare le condizioni psicofisiche della giovane donna e valutare l’attendibilità delle sue affermazioni. Esame a cui l’avvocato Busetti s’è subito opposto non sussistendo, secondo il legale, le condizioni per compierlo e mettere in dubbio la veridicità di quelle affermazioni. Amore violento o amore contrastato da razzismo e sentimenti di vendetta? Sarà il giudice a stabilirlo.

 













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