Shopping coi soldi del condominio

Condannato l’amministratore e la segretaria: dovranno risarcire 180 mila euro



TRENTO. Erano accusati di aver usato i soldi del conto corrente del condominio che avrebbero dovuto amministrare, per le loro spese personali e sono stati condannati dal giudice. Lui a una pena di un anno e sei mesi e al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 60 mila euro. Lei a un anno. Insieme i due dovranno anche risarcire il danno di 180 mila euro fissando la partecipazione della donna ad un tetto di 35 mila euro.

La vicenda è quella del condominio Torre B del passo del Tonale e del suo conto corrente dal quale sarebbero spariti decine e decine di migliaia di euro. E per questo motivo è finito a giudizio con l'accusa di appropriazione indebita Angelo Cavanna, 66 anni di Lodi. A processo anche la sua segretaria, Barbara Giulieri, 47 anni di Lodi, quest'ultima avrebbe ricevuto bonifici dal conto del condominio per un totale di 35 mila euro. Secondo l'accusa, le cose sarebbero andate avanti per anni. Poi, quando il condominio ha accumulato debiti per 180 mila euro, i condomini hanno cambiato amministratore che ha controllato i conti e poi ha presentato denuncia. Il condominio Torre B conta più di 50 unità abitative. Un numero comporta una gestione complessa ed onerosa. Proprio per questo l'ex amministratore avrebbe potuto appropriarsi di somme considerevoli senza essere scoperto subito. Cavanna era diventato amministratore del condominio nel 2007. Secondo le verifiche del nuovo amministratore, già nel 2008 sarebbero iniziati i prelievi e le spese indebite. Il condominio aveva tre conti. Secondo i calcoli, Cavanna avrebbe usato per fini personali almeno 80 mila euro, altri 35 mila euro li avrebbe versati alla segretaria. E ci sono dubbi su altri 66 mila euro che il vecchio amministratore avrebbe fatto uscire dai conti con una serie di assegni. Tra le spese indebite ci sarebbero 854 euro pagati a un negozio di ottica, altri 1.388 euro versati a un benzinaio. Poi, Cavanna avrebbe comprato, con i soldi dei condomini, elettrodomestici e apparecchiature elettroniche per 2.354 euro presso un negozio della sua città.













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