Sempre più longevi. Ma sempre prolifici

Nell’ultimo Annuario statistico la fotografia del Trentino: cresce ancora l’istruzione, stranieri al 9,5% della popolazione



TRENTO. Una fotografia del Trentino in tutti i suoi aspetti, dalla demografia all’istruzione, dall’economia alla cultura. È l’Annuario curato dal Servizio statistico dalla Provincia, che ieri ha diffuso l’ultima edizione aggiornata ai dati del 2011, consultabile interamente in internet all’indirizzo http://www.statweb.provincia.tn.it/annuario. Di seguito alcuni tra i principali aspetti demografici.

Costante crescita della popolazione residente Al 1° gennaio 2012 la popolazione residente in Trentino ammonta a 533.394 abitanti, di cui 260.696 maschi (pari al 48,9%) e 272.698 femmine. Nel corso dell’anno si è registrato un saldo complessivo positivo pari 3.937 unità.

Natalità più alta della media nazionale. Nel corso del 2011 si sono registrate in Trentino 5.295 nascite, 159 in meno rispetto al 2010. Il tasso di natalità si è attestato sul 10,0 per mille, ad un livello leggermente inferiore a quello dell’anno precedente e superiore a quello nazionale, pari al 9,1 per mille.

Stranieri al 9,5%. Quelli residenti in provincia di Trento al 1° gennaio 2012 sono 50.708 (24.165 maschi e 26.543 femmine) e rappresentano il 9,5% della popolazione residente in Trentino (erano lo 0,6% nel 1992). Le Comunità di valle in cui è maggiore l’incidenza della componente straniera rispetto al totale dei residenti sono la Comunità Rotaliana-Königsberg (11,6%), il Territorio della Val d’Adige (11,4%) e le Comunità della Vallagarina (10,4%), dell’Alto Garda e Ledro (10,2%) e della Val di Non (10,1%).

Età media in costante aumento. I dati del 2011 confermano il fenomeno, ormai in atto da molti anni in tutti i paesi europei, dell’invecchiamento progressivo della popolazione. L’età media della popolazione trentina risulta essere di 42,5 anni (40,9 anni per i maschi e 44 per le femmine); in occasione della rilevazione censuaria del 1981 era risultata pari a 36,6 anni. La popolazione trentina si conferma però tra le più “giovani” d’Italia. L’indice di vecchiaia (rapporto tra la popolazione di 65 anni e oltre e quella fino a 14 anni) ha assunto il valore di 128,3, in crescita rispetto all’anno precedente (al censimento del 1981 il valore dell’indice era pari a 71,9; al censimento del 1991 era pari a 109,5).

Si innalza ulteriormente l’età media alla morte. Il progressivo invecchiamento della popolazione è confermato anche dall’incremento dell’età media alla morte della popolazione residente: nel 1980 l’età media alla morte era pari a 71,2 anni, mentre nel 2011 è pari a 79,9 anni. Notevole il divario tra i due sessi: l’età media alla morte dei maschi è passata da 68,2 anni del 1980 a 76,5 anni del 2011; per le femmine è salita da 74,9 anni del 1980 a 83 anni del 2011. Si osserva quindi che nell’arco di 30 anni la vita media degli uomini e delle donne si è allungata di circa 9 anni.

I matrimoni civili superano quelli religiosi. Nel corso del 2011 sono stati celebrati in Trentino 1.726 matrimoni, 91 in più rispetto al 2010. Il tasso di nuzialità (numero di matrimoni per 1.000 abitanti residenti) nel 2011 risulta pari al 3,2 per mille, allo stesso livello del 2010. Nell’arco di 20 anni il tasso di nuzialità in Trentino si è sostanzialmente dimezzato. A livello nazionale il tasso di nuzialità nel 2011 è risultato pari al 3,4 per mille, anch’esso in progressivo calo. Il matrimonio per rito ha assunto nel tempo significativa rilevanza. In Trentino nel 2011, confermando quanto rilevato già nel 2010, i matrimoni civili hanno superato quelli religiosi: il 52,8% dei matrimoni sono stati celebrati infatti con rito civile, mentre all’inizio degli anni Ottanta questa percentuale era poco più del 10%. A livello nazionale il rito civile incide per il 39,2%.

Crescono gli iscritti a tutti i livelli formativi. Nell’anno scolastico 2011/2012 gli alunni iscritti in complesso al sistema formativo (dalla scuola materna alla scuola media superiore) ammontano a 88.179, pari al 16,5% della popolazione trentina. Nel dettaglio, tutti i livelli formativi fanno segnare un incremento rispetto all’anno scolastico 2010/2011: la scuola dell’infanzia registra un incremento degli iscritti pari allo 0,8%, la scuola elementare un incremento dello 0,3%, la scuola media inferiore un aumento dell’1,2%, la scuola media superiore un incremento del 2,1% e, infine, i corsi provinciali di formazione professionale segnano l’incremento più consistente, pari all’8,7%. La partecipazione all’istruzione post-obbligatoria si conferma di circa 8 punti percentuali più elevato di quello nazionale I livelli di scolarità in provincia sono costantemente in crescita. Stabile infine il numero degli studenti trentini iscritti all’università.

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