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Semafori intelligenti? Ianeselli: «Non vogliamo fare cassa, ma evitare incidenti»

Il sindaco spiega la novità sull’asse via Brennero-via Alto Adige in vigore dal 19 settembre: «Velocità e mancato stop con il rosso sono le prime cause di scontri»



TRENTO. La segnaletica avvisa già gli automobilisti della presenza dei nuovi semafori intelligenti e autovelox che entreranno in funzione il 19 settembre a Trento. «E nei prossimi giorni cercheremo di diffondere la notizia anche attraverso i social e gli organi di informazione. Perché lo scopo non è quello di “fare cassa”, come insinua qualcuno, ma di evitare incidenti, infortuni, invalidità e soprattutto di salvare vite», scrive il sindaco di Trento Franco Ianeselli a proposito della “rivoluzione” in arrivo dal 19 settembre a Trento nord: 13 semafori intelligenti installati sull’asse via Alto Adige-via Bolzano-via Brennero-via Ambrosi, due autovelox (uno per senso di marcia) in via Alto Adige, a nord delle strisce pedonali in località Lamar.

Le critiche erano già piovute da destra, con le accuse all’amministrazione di voler appunto fare cassa con le multe agli automobilisti.

l cosiddetti “semafori intelligenti” consentono il rilevamento di due tipi di infrazione: il passaggio con il rosso, che attualmente prevede una sanzione di 167 euro da pagare entro 60 giorni dalla contestazione o notifica (se il pagamento è effettuato entro 5 giorni dalla notifica/contestazione l’importo è ridotto del 30% a 116,90 euro) e il superamento della linea di arresto che prevede la sanzione di 42 euro (ridotta a 29,40 se pagata entro 5 giorni).

«Oggi gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i giovani. E la velocità insieme al mancato arresto al semaforo o allo stop è tra le prime cause di incidente. Ecco spiegato il motivo per cui è necessario rallentare e prestare un’attenzione speciale alla strada. Che è esattamente quello che autovelox e semafori intelligenti ci costringono a fare».













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