allarme pedofilia

Seduce una ragazzina trentina di 13 anni su Facebook: arrestato

L'uomo si fingeva fotografo di moda e si è fatto inviare foto hard, è accusato di divulgazione di materiale pedopornografico e tentata violenza sessuale


di Ubaldo Cordellini


TRENTO. Quando l'incubo si nasconde su Facebook, dietro la foto di un bel ragazzo sorridente. L'incubo in cui è caduta una giovanissima ragazza trentina di 13 anni è di quelli che fanno toccare con mano la pericolosità dei social media. La ragazzina è caduta preda di un trentenne napoletano che prima l'ha blandita con complimenti esagerati, poi le ha riempito la testa di panzane, dicendole di essere un fotografo di moda e promettendole di farla lavorare come modella.

Chiacchiere e promesse che hanno convinto la tredicenne prima a inviare suo foto in pose sempre più osè e poi a spogliarsi davanti alla webcam del computer. Poi le richieste del trentenne si sono fatte sempre più pesanti, tanto che l'uomo chiedeva alla ragazzina di esibirsi davanti alla webcam insieme a suoi amici. Lei, per fortuna, si è rifiutata. Ma ormai la frittata era in parte fatta e l'uomo era già in possesso di molte fotografie della ragazzina nuda che ha distribuito in una chat via whatssapp e ha anche cercato di inviare ad amici della ragazzina. Ma a questo punto la rete sociale ha funzionato. Delle amiche della ragazzina hanno parlato con i genitori che hanno denunciato il caso alla polizia postale. Così l'uomo, Roberto Savastano, classe 1987, è stato arrestato nei giorni scorsi su ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice Marco La Ganga chiesta dalla pm Rosalia Affinito.

L'uomo è stato portato in carcere, a Napoli. E' accusato di tentata violenza sessuale, produzione e divulgazione di materiale pornografico con minori come protagonisti. La sua posizione è pesantissima, anche se ancora siamo alle indagini preliminari. Gli uomini della polizia postale hanno raccolto tutte le chat e i messaggi con i quali l'uomo ha convinto la ragazzina a spogliarsi e con cui cercava di chiedere sempre di più. L'incubo per la tredicenne trentina è iniziato a gennaio ed è durato fino a maggio. La ragazzina, poco più di una bambina, ha già una sua pagina Facebook sulla quale campeggiano sue fotografie. Sul suo profilo è specificato che frequenta la scuola media, ma questo non sembra aver fermato l'uomo. Proprio le fotografie della ragazza avevano attirato l'attenzione del trentenne campano.

L'uomo ha chiesto l'amicizia alla tredicenne e poi ha iniziato a farle mille complimenti. Le ha detto che lui era un fotografo che lavorava per numerose riviste di moda e che poteva farla lavorare come modella solo che lei avrebbe dovuto mostrarsi in tutta la sua bellezza, nuda, attraverso la webcam del computer. La ragazzina, sulle prime, ha resistito. Si è rifiutata di spogliarsi, ma l'uomo non ha mollato la presa. Ha usato un trucco. A un certo punto, la ragazzina è stata contattata da un'altra ragazza, o almeno così sembrava dalle foto del profilo. Questa ragazza, ma gli inquirenti sospettano che possa essere lo stesso trentenne che usava un profilo falso, ha iniziato a scriverle via chat che il fotografo l'aveva lanciata e che la faceva lavorare come modella per le riviste di moda facendole guadagnare 5 mila euro alla settimana. A questo punto, la ragazzina trentina, bombardata da mille sollecitazioni, ha ceduto e ha inviato all'uomo alcune fotografie e così facendo è caduta in trappola. L'uomo le chiedeva sempre più fotografie, la minacciava di inviare le foto che già aveva agli amici di Facebook della ragazzina.

Poi, quando otteneva nuove fotografie, le distribuiva su un gruppo di whattsapp che aveva denominato «tanta roba». Da qui l'accusa prevista dall'articolo 600 ter del codice penale, ovvero produzione e divulgazione di materiale pedopornografico. Ma il peggio doveva ancora arrivare. Ed è arrivato quando l'uomo ha cercato di convincere la ragazzina a farsi riprendere mentre faceva dell'autoerotismo oppure mentre si intratteneva con suoi amici.













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