Sedici telecamere in città vigilano sulla sicurezza

Il Comitato provinciale per l’ordine pubblico approva il progetto del Comune Il sindaco: «Non c’è allarme, ma vogliamo che i cittadini si sentano tranquilli»


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Sedici grandi “occhi” vigileranno 24 ore su 24 sulla città. Sono le telecamere del servizio di videosorveglianza che a partire dall’autunno saranno piazzate nei punti sensibili, vale a dire gli ingressi in città e nelle zone (come ad esempio piazzale Orsi) considerate cruciali per il traffico. Il via libera al progetto dell’amministrazione comunale che verrà realizzato da Amr in partnership con Trentino Network è arrivato ieri dal Comitato provinciale sicurezza e ordine pubblico al quale sono state illustrate le finalità e le modalità operative dell’iniziativa .

Le 16 telecamere che faranno la loro comparsa tra qualche mese non sono che una parte del progetto complessivo che prevede complessivamente l’individuazione (e quindi la collocazione di telecamere) di 33 siti , si a per quanto riguarda il controlli in materia di sicurezza, il monitoraggio della viabilità e gli ingressi alla zona a traffico limitato del centro storico. Dal punto di vista tecnico si tratta di telecamere mobili a 360 gradi che saranno collegate, attraverso la rete di fibre ottiche, con una centrale al comando dei vigili urbani e con i centralini dei carabinieri e della polizia. Dai monitor si potranno così controllare in tempo reale tutte le zone della città sotto l’occhio vigile del “grande fratello”.

Roveretani, e non solo, dunque “spiati” nei loro movimenti? «Quello che abbiamo elaborato è un progetto frutto del lavoro congiunto con le forze dell’ordine - spiega il sindaco Andrea Miorandi - e che vedrà il confronto con le associazioni di categoria. Non vogliamo “spiare” nessuno, ma offrire un ulteriore elemento di prevenzione. Questo lo definisco un progetto per la persona . Rovereto, lo dicono anche i dati recentemente presentati da Transcrime, è una città sicura dal punto di vista dei reati. Ma noi vogliamo offrire strumenti di presidio del territorio che vanno a completare il “pacchetto” della sicurezza, soprattutto nel momento in cui per le forze dell’ordine calano le disponibilità economiche e di personale. Dunque le telecamere sono uno strumento in più per fare in modo che i cittadini e chi investe in città si senta tranquillo nei fatti e nella percezione. Mi preme ripeterlo: in città non ci sono né emergenza né allarme».

Ma c’è un altro aspetto e riguarda la mobilità. Infatti sui monitor si potrà controllare la situazione del traffico nelle zone maggiormente critiche ed intervenire così in tempo reale in caso di code o di incidenti. Inoltre un esame dei flussi di traffico torna utilie ai fini delle statistiche sulla mobilità. «Ecco perché dico che si tratta di un progetto che supera la logica della videosorveglianza per mettere la tecnologia a servizio della persona e della città» conclude il sindaco Miorandi.

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