Scuole, crescita zero: il Comune boccia ampliamenti a Povo

L’assessore comunale Castelli: «Non ci sono esigenze». Ma la preside Brioli è in disaccordo: «Servono altri spazi»


di Luca Pianesi


POVO. «Non ci sono previsioni di crescita della popolazione studentesca della collina, per gli anni a venire». A dichiararlo è stato Paolo Castelli, assessore all’istruzione e allo sport del Comune di Trento, durante un acceso dibattito, tenutosi a Povo in consiglio circoscrizionale, sulla necessità o meno di ampliare le scuole del paese. «Nell’anno accademico 2010/2011 – ha proseguito Castelli - gli alunni delle elementari Moggioli e delle medie Pascoli erano rispettivamente 314. Quest’anno alle Pascoli si contavano 319 alunni mentre i bambini delle elementari erano 332. Un aumento minimo, destinato a rallentare nei prossimi anni e a decrescere da qui al 2020, secondo le stime di Comune e Provincia. Non sembrerebbero quindi, esserci esigenze di ampliamento degli edifici scolastici».

«Dal 2007 la mia predecessora, Ivana Pulisizzi – ha replicato l’attuale dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Trento1, Maria Luisa Brioli – ha richiesto l’allargamento delle due scuole di Povo perché carenti di spazi non solo in previsione di un aumento futuro degli studenti, ma anche per accogliere degnamente l’attuale numero di alunni. Ad oggi l’aula d’informatica delle Pascoli è dotata di 11 computer, quando ogni classe è composta da almeno 20 studenti, i laboratori di arte sono stati ricavati dimezzando lo spazio dell’auditorium e non sono comunque idonei ad ospitare tutti i ragazzi di una sezione. Per le Moggioli – ha aggiunto la dirigente Brioli – le criticità riguardano l’assenza di un aula magna, la mancanza di tre laboratori, dei quali uno servirebbe per il recupero degli studenti in difficoltà, e di un ufficio per un funzionario di plesso».

Il consiglio circoscrizionale di Povo, facendosi carico delle istanze e delle problematiche della sua comunità, aveva istituito un tavolo di lavoro per coinvolgere le istituzioni amministrative e scolastiche. La volontà dei consiglieri era di arrivare a progettare, con uno sguardo a lungo termine, gli ampliamenti e la riqualificazione degli edifici scolastici in maniera funzionale e condivisa con la cittadinanza. «Un primo obiettivo è stato ottenuto – ha detto Sergio Casetti, il consigliere che coordina il tavolo di lavoro – mettendo di fronte assessori e dirigente in una sede istituzionale». E si è raggiunto anche un risultato pratico: «Il Comune metterà a disposizione della dirigente scolastica i suoi tecnici – ha infatti concluso l’assessore ai lavori pubblici del Comune, Italo Gilmozzi – per riqualificare gli spazi già esistenti all’interno delle due scuole e razionalizzarli in funzione delle attuali esigenze». Il consiglio circoscrizionale ha anche dato il via libera alla proposta del Comune di istituire un’altra farmacia sul territorio di Povo. L’ok è stato unanime, ma con una raccomandazione: che venga costruita nella parte alta del paese, così da servire le aree di Sprè, Cimirlo, Oltrecastello e Celva, e che non venga realizzata nell’attuale Polo Sociale. Quello che si vuole evitare è che il nuovo esercizio commerciale catalizzi tutta l’utenza del paese mettendo a rischio l’esistenza dell’attuale farmacia comunale.

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